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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11617 del 4 dicembre 1990
«La mancata assistenza del cancelliere nella formazione del processo verbale di udienza non importa l'inesistenza o la nullità dell'atto, in quanto la funzione del cancelliere ha soltanto natura integrativa di quella del giudice, essendo esplicata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3511 del 29 giugno 1979
«La mancata partecipazione del cancelliere alle udienze istruttorie e la conseguente mancata sottoscrizione dei relativi processi verbali non determina nullità della sentenza che definisce il giudizio, in quanto i processi verbali relativi a tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2219 del 20 aprile 1979
«La sottoscrizione dei provvedimenti del giudice da parte del cancelliere, prevista dall'art. 57 comma secondo c.p.c. ha la sola funzione di autentica della sottoscrizione del magistrato che la precede; ne consegue che la sua mancanza non importa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3775 del 22 novembre 1974
«La negligenza dell'ufficiale giudiziario incaricato della notificazione di un atto d'impugnazione non può evitare la decadenza dall'impugnazione stessa, ma importa solo una responsabilità dell'ufficiale giudiziario medesimo»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14906 del 6 luglio 2011
«La mancanza o l'invalidità della iscrizione nell'albo dei consulenti tecnici non è motivo di nullità della relativa nomina da parte del giudice, la cui scelta è insindacabile in sede di legittimità, così come quella di attenersi, in tutto o in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 412 del 21 gennaio 1982
«Le norme che disciplinano la scelta del consulente tecnico hanno natura e finalità semplicemente direttive; pertanto, la scelta di tale ausiliario, anche con riferimento alla categoria professionale di appartenenza e alla sua competenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24992 del 25 novembre 2011
«In tema di liquidazione del compenso in favore del consulente tecnico medico, il criterio dell'onorario fisso stabilito dagli artt. 20 e 21 della tabella allegata dal d.m. 30 maggio 2002 è applicabile in riferimento agli accertamenti aventi ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22959 del 4 novembre 2011
«Ai fini della determinazione del compenso spettante al consulente tecnico d'ufficio (nella specie, incaricato di espletare un accertamento di natura contabile in una procedura fallimentare circa gli interessi relativi ad un mutuo bancario) deve...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19399 del 22 settembre 2011
«Il consulente di parte svolge, nell'ambito del processo, attività di natura squisitamente difensiva, ancorchè di carattere tecnico, mirando a sottoporre al giudicante rilievi a sostegno della tesi difensiva della parte assistita; pertanto, il suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28094 del 30 dicembre 2009
«In tema di consulenza tecnica di ufficio, il compenso dovuto al consulente è posto solidalmente a carico di tutte le parti, atteso che l'attività posta in essere dal professionista è finalizzata alla realizzazione del superiore interesse della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23586 del 15 settembre 2008
«In tema di compenso al consulente d'ufficio, l'obbligo di pagare la prestazione eseguita ha natura solidale e, di conseguenza, l'ausiliare del giudice può agire autonomamente in giudizio nei confronti di ognuna delle parti, anche in via monitoria,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6414 del 19 marzo 2007
«Il principio secondo cui l'indeterminabilità del valore della causa si deve intendere in senso obiettivo, ovvero quale conseguenza di un'intrinseca inidoneità della pretesa ad essere tradotta in termini pecuniari, al momento di proposizione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20314 del 19 settembre 2006
«Qualora il giudice civile, nel liquidare il compenso ad un consulente tecnico d'ufficio, abbia disposto che la somma dovuta sia «anticipata provvisoriamente da tutte le parti in causa, con quote di egual misura» il giudice dell'opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7632 del 31 marzo 2006
«In tema di compenso agli ausiliari del giudice, ai sensi dell'art. 5 della legge n. 319 del 1980, costituiscono prestazioni eccezionali per le quali è consentito l'aumento fino al doppio degli onorari previsti nelle tabelle, quelle prestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21288 del 3 novembre 2005
«Il ricorso previsto dall'art. 11 della legge 8 luglio 1980, n. 319 avverso il provvedimento di liquidazione dei compensi spettanti al consulente tecnico d'ufficio può essere proposto dal difensore che assiste la parte nel giudizio nel cui ambito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11975 del 8 agosto 2002
«Nel procedimento civile nel quale il P.M. è litisconsorte (nella specie adozione di minore), il P.M. stesso, in assenza di qualsiasi potere di iniziativa in materia di compensi al consulente tecnico d'ufficio, non può proporre ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2315 del 2 marzo 2000
«Ai sensi dell'art. 11, quarto comma, legge 8 luglio 1980 n. 319, il decreto di liquidazione del compenso al Ctu, emesso dal giudice, costituisce titolo provvisoriamente esecutivo e pertanto, per il principio ne bis in idem, il Ctu non può ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10443 del 21 ottobre 1998
«Il compenso al Ctu è liquidabile con il criterio della commisurazione al tempo (cosiddette vacazioni), anziché a percentuale, per prestazioni che rientrano nelle corrispondenti tabelle di cui al D.P.R. 14 novembre 1983, n. 820 e successivi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3687 del 9 aprile 1998
«Il criterio di determinazione degli onorari del consulente tecnico con riferimento al valore della controversia può ritenersi inapplicabile, e si rende quindi necessaria la commisurazione degli stessi al tempo necessario per lo svolgimento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1952 del 11 marzo 1996
«La disciplina dettata dal combinato disposto degli artt. 11 della legge n. 319 del 1980 e 29 della legge n. 794 del 1942 — in tema di liquidazione del compenso spettante a periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori nominati dall'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5164 del 26 maggio 1994
«In tema di liquidazione dei compensi ai periti e consulenti tecnici, la norma di cui all'art. 8 della L. 8 luglio 1980, n. 319, va interpretata nel senso che l'accertamento se il ritardo nell'espletamento dell'incarico sia conseguente o non a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4637 del 9 luglio 1983
«Non comporta nullità della consulenza tecnica l'espletamento della relazione in forma orale anziché scritta, in quanto l'art. 62 c.p.c. prevede espressamente tale relazione in udienza da parte del consulente tecnico in riferimento alle indagini a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3364 del 8 marzo 2001
«Nel caso in cui il consulente tecnico d'ufficio nominato dal giudice di secondo grado non abbia osservato l'obbligo di astensione a lui derivante, ai sensi del combinato disposto degli artt. 63 e 51 n. 4 c.p.c., dall'avvenuto svolgimento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3835 del 22 aprile 1994
«Per il combinato disposto degli artt. 51, n. 4 e 63, secondo comma, c.p.c., l'obbligo di astensione del consulente tecnico e la possibilità della sua ricusazione sussistono per il solo fatto che egli abbia già prestato assistenza in tale veste in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11474 del 21 ottobre 1992
«La domanda diretta ad ottenere dal consulente tecnico la restituzione di somme corrispostegli, in relazione ad una consulenza poi dichiarata nulla, fa valere il diritto della parte alla ripetizione di un indebito oggettivo senza trovare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3897 del 15 giugno 1981
«La diligenza nell'esecuzione delle indagini affidategli, costituendo (ex artt. 64 e 193 c.p.c.) un preciso, quanto ovvio, obbligo del consulente, rappresenta soltanto il presupposto necessario affinché il parere dell'ausiliario sia meritevole...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5084 del 3 marzo 2010
«La liquidazione del compenso spettante al custode di beni sequestrati può essere richiesta con autonoma domanda dal custode stesso, in quanto ausiliario del giudice, nei confronti della parte che abbia richiesto ed ottenuto il provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 564 del 14 gennaio 2009
«Legittimato passivamente in merito alla domanda del custode, che agisce per il riconoscimento delle spese sopportate per la custodia di veicoli sottoposti a sequestro amministrativo da parte dei Carabinieri nell'esercizio di attività istituzionale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7465 del 20 aprile 2004
«Avverso il provvedimento di liquidazione del compenso in favore del custode giudiziario emesso in data successiva all'entrata in vigore del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10252 del 15 luglio 2002
«Il custode di beni sottoposti a sequestro giudiziario, in quanto rappresentante di ufficio, nella sua qualità di ausiliario del giudice, di un patrimonio separato, costituente centro di imputazione di rapporti giuridici attivi e passivi, risponde...»