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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8927 del 19 agosto 1995
«La competenza a conoscere delle domande riconvenzionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni subiti dal datore di lavoro a causa della violazione, da parte del dipendente, di obblighi nascenti dal rapporto di lavoro, appartiene, ratione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 768 del 22 gennaio 1993
«Il giudice competente per valore sulla causa principale di condanna all'adempimento di un'obbligazione conosce anche della eccezione di inadempimento e della domanda riconvenzionale di risarcimento del danno derivante da tale inadempimento se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 697 del 31 gennaio 1979
«Quando il convenuto, eccedendo i limiti della domanda attrice, proponga un'eccezione o una domanda riconvenzionale che ampli l'oggetto della controversia, il thema decidendum è quello che risulta dal complesso delle istanze delle parti, e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5873 del 13 aprile 2012
«Ai fini del regolamento di giurisdizione d'ufficio, l'art. 59, comma terzo, della legge n. 69 del 2009, a norma del quale il giudice davanti al quale la causa è riassunta può sollevare d'ufficio la questione di giurisdizione davanti alle Sezioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5022 del 3 marzo 2010
«Nella disciplina processuale anteriore all'entrata in vigore dell'art. 59 della l. 18 giugno 2009, n. 69, il giudice investito della controversia non può investire direttamente le Sezioni unite della Corte di cassazione della risoluzione di una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2865 del 6 febbraio 2009
«Qualora il giudice declini la giurisdizione sulla domanda principale, gli è preclusa ogni valutazione di merito, e quindi anche la decisione sulla domanda eventualmente proposta in via subordinata, la quale non può essere dichiarata improponibile,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24883 del 9 ottobre 2008
«L'interpretazione dell'art. 37 c.p.c., secondo cui il difetto di giurisdizione «è rilevato, anche d'ufficio, in qualunque stato e grado del processo» deve tenere conto dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 35 del 7 gennaio 2008
«Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno il potere di pronunciarsi sulla giurisdizione anche in sede di regolamento di competenza proposto contro il provvedimento di sospensione del processo ai sensi dell'art. 295 c.p.c., essendo la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27188 del 20 dicembre 2006
«Il difetto di giurisdizione, ove non si traduca in radicale nullità od inesistenza dell'atto in ragione della sua provenienza da un organo non incluso fra quelli cui l'ordinamento astrattamente riconosce attribuzioni giurisdizionali, integra un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6635 del 30 marzo 2005
«Il difetto assoluto di giurisdizione è ravvisabile solo quando manchi nell'ordinamento una norma di diritto astrattamente idonea a tutelare l'interesse dedotto in giudizio, sì che non possa individuarsi alcun giudice titolare del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 368 del 30 giugno 1999
«In relazione alle controversie tra privati la carenza di giurisdizione del giudice ordinario non è prospettabile neanche nel caso in cui si ritenga l'inesistenza nell'ordinamento di una norma che riconosca e tuteli la posizione soggettiva dedotta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 850 del 28 gennaio 1998
«Il principio della rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione, in ogni stato e grado del processo, va coordinato con il sistema delle impugnazioni ed opera ogni qualvolta sulla giurisdizione non sia intervenuta una situazione anteriore,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5091 del 27 febbraio 2008
«In base all'art. 5 della Convenzione di Bruxelles 27 settembre 1968, resa esecutiva con la legge 21 giugno 1971, n. 804 (alla quale norma è identica quella dell'art. 5.1 del Regolamento CE n. 44 del 2001), il convenuto domiciliato nel territorio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14650 del 5 luglio 2011
«In tema di giurisdizione sullo straniero, la domanda risarcitoria è l'unica da prendere in considerazione, allorché - proposta l'azione di responsabilità extracontrattuale contro colui che, pur non avanzando pretese di natura reale sul bene, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 5965 del 12 marzo 2009
«In tema di giurisdizione nei confronti dello straniero, in caso di chiamata in giudizio, da parte del convenuto nella causa principale, di un soggetto di diritto straniero, dal quale egli pretenda di essere manlevato, al fine di affermare o negare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 25875 del 27 ottobre 2008
«Con riferimento all'azione di rendiconto nei confronti di più professionisti di cui il de cuius si sia avvalso per la gestione del proprio patrimonio, proposta contestualmente a quella di petizione di eredità nei confronti del coerede, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 25038 del 13 ottobre 2008
«In tema di giurisdizione in ordine alla dichiarazione di apertura della procedura fallimentare, il trasferimento in uno Stato extracomunitario della sede di una società, benchè anteriore al deposito dell'istanza di fallimento, non esclude la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26479 del 17 dicembre 2007
«Nella disciplina della competenza giurisdizionale di cui al regolamento CE n. 44/2001 del 22 dicembre 2000, il criterio di collegamento posto dall'art. 5, numero 3, in materia di illeciti civili dolosi o colposi, opera anche per l'azione con cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16296 del 24 luglio 2007
«La controversia insorta con riguardo a contratto di somministrazione stipulato da operatore economico italiano con imprenditore straniero ed intesa all'accertamento negativo di un patto di esclusiva in favore di quest'ultimo, che abbia qualità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8095 del 2 aprile 2007
«La giurisdizione nei confronti dello straniero si determina sulla base dell'oggetto della domanda, che va individuato (come afferma (anche la Corte di Giustizia delle Comunità Europee: sent. 8 maggio 2003, Gartner Electronic Gmbh) con esclusivo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14287 del 21 giugno 2006
«Qualora davanti al giudice italiano siano convenute più persone, delle quali soltanto alcune titolari della cittadinanza italiana, e la domanda proposta nei confronti di queste ultime si fondi su una causa petendi comune alla domanda formulata nei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7035 del 28 marzo 2006
«La proposizione di difese di ordine procedurale o di una domanda riconvenzionale da parte del convenuto straniero non comporta accettazione tacita della giurisdizione del giudice italiano, qualora venga espressamente subordinata al mancato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6585 del 24 marzo 2006
«Nel vigente sistema di diritto internazionale privato (legge 31 maggio 1995, n. 218) - essendo venuto meno, a seguito dell'abrogazione dell'art. 4 c.p.c., ogni riferimento allo straniero ai fini della determinazione dell'ambito della giurisdizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2588 del 22 febbraio 2002
«Il giudice ordinario può disapplicare l'atto amministrativo solo quando la valutazione della legittimità del medesimo debba avvenire in via incidentale, ossia quando l'atto non assume rilievo come causa della lesione del diritto del privato, ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2721 del 27 marzo 1997
«Il giudice ordinario non può disapplicare un atto della pubblica amministrazione, quando la sua legittimità sia stata affermata dal giudice amministrativo nel contraddittorio della parte e con autorità di giudicato. Infatti, la pronuncia di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 270 del 12 gennaio 1993
«Il giudice ordinario, chiamato a conoscere degli effetti di un atto amministrativo che si assume non conforme a legge, deve, ai fini della sua disapplicazione (che la L. n. 2248, allegato E del 1865 consente di dichiarare con effetti limitati al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15323 del 25 giugno 2010
«Ai fini del riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo rileva non tanto la prospettazione compiuta dalle parti, quanto il "petitum" sostanziale, che va identificato soprattutto in funzione della "causa petendi",...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 6324 del 16 marzo 2009
«Sono sottratte alla cognizione incidentale del giudice amministrativo le sole questioni afferenti allo stato ed alla capacità delle persone, ma non quelle dirette a valutare la capacità processuale del soggetto a proporre appello al Consiglio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25769 del 27 ottobre 2008
«Ai fini del riparto tra giudice ordinario e giudice amministrativo, la giurisdizione si determina in relazione al carattere paritario o autoritativo del rapporto intercorrente tra privato e P.A. ; ne consegue che ove il privato, al di fuori dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26086 del 13 dicembre 2007
«L'art. 69, comma 7, del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165 (già art. 45, comma 17, del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80), che trasferisce al giudice ordinario le controversie in materie di pubblico impiego privatizzato, fissa il discrimine temporale per il...»