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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11657 del 19 novembre 1998
«Il deposito del ricorso, pur se tempestivo, non è, difatti, idoneo alla costituzione di un valido rapporto processuale, che richiede, pur sempre, che l'atto recettizio d'impugnazione venga portato a conoscenza della controparte entro il termine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3349 del 6 marzo 2003
«...della parte di proporre ricorso per cassazione, deve ritenersi nel dubbio speciale, non generica, in applicazione del principio interpretativo di conservazione dell'atto giuridico di cui è espressione, in materia processuale, l'art. 159 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10022 del 14 ottobre 1997
«In caso di decesso della parte costituita nel precedente giudizio di merito, colui il quale, in sede di giudizio di legittimità, abbia proposto ricorso assumendo di esserne l'erede deve provare, pena l'inammissibilità del gravame, la propria...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 1315 del 30 gennaio 2012
«Il procedimento in camera di consiglio presso la Corte di cassazione, previsto dall'art. 375 c.p.c., è ammissibile, nonostante la mancanza di un'espressa previsione, anche in ipotesi di manifesta improseguibilità del processo ex art. 382, terzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21133 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di cassazione, la notifica dell'avviso di udienza effettuata agli eredi nel luogo di residenza del ricorrente deceduto, sulla scorta della dichiarazione del difensore del resistente, secondo cui sia la parte sia il difensore erano...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12607 del 8 luglio 2004
«La pronuncia sulla giurisdizione esige il preventivo controllo della costituzione del rapporto processuale dinanzi alla Corte di cassazione, con la notificazione del ricorso alle parti del giudizio a quo trattandosi di requisito dell'ammissibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19255 del 14 settembre 2007
«Nel regime processuale conseguente all'entrata in vigore del D.L.vo n. 40 del 2006, la previsione dell'art. 390 c.p.c. — che esclude che il ricorso per cassazione possa essere rinunciato dopo la notifica delle richieste del P.M. — si deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 53 del 5 gennaio 2000
«Poiché non si può rinunciare ad un diritto processuale se non esistono le condizioni per il suo esercizio, non è possibile una rinuncia all'impugnazione quando il contraddittorio in ordine alla sua introduzione non sia stato instaurato, anche a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 951 del 16 febbraio 1982
«...alla rinnovazione dell'atto nullo, cioè alla compilazione e notificazione di una nuova citazione, che, in quanto effettuata nel rispetto dei requisiti e dei termini di legge, sia idonea alla valida instaurazione del rapporto processuale ex nunc.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 433 del 18 gennaio 1983
«...in Roma), con la conseguenza che va dichiarata la nullità della notificazione eseguita presso il procuratore domiciliatario e di ogni altro atto processuale conseguente e cassata con rinvio la sentenza resa a conclusione del relativo procedimento.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16145 del 21 dicembre 2001
«L'ordine di rinnovo della notificazione dell'atto introduttivo del giudizio (disposto ai sensi dell'art. 421 c.p.c.) è provvedimento che corrisponde ad uno specifico modello processuale, potendo e dovendo essere emesso sempre che si verifichi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4352 del 26 marzo 2001
«...dell'atto del gravame (e del decreto di fissazione dell'udienza di discussione) costituisce elemento esterno, attiene cioè all'ulteriore svolgimento del rapporto processuale, ed è necessario soltanto per la chiamata in giudizio del convenuto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9069 del 2 maggio 2005
«In mancanza di espressa previsione in deroga alle disposizioni generali (quale quella prevista per il ricorso per cassazione dall'art. 134 att. c.p.c., non suscettibile di applicazione analogica) il deposito presso la cancelleria a mani del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20613 del 9 settembre 2013
«Nel giudizio di appello soggetto al rito del lavoro, il vizio della notificazione omessa o inesistente è assolutamente insanabile e determina la decadenza dell'attività processuale cui l'atto è finalizzato (con conseguente declaratoria in rito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4848 del 29 luglio 1986
«...il solo onere della previa notifica del titolo all'erede almeno dieci giorni prima della notifica del precetto, che costituisce un'attività esclusivamente processuale, dalla quale decorre il dies a quo per l'ulteriore attività procedimentale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28627 del 2 dicembre 2008
«In tema di spese inerenti la notificazione del titolo esecutivo e le attività di redazione e notificazione del precetto, costituendo esse un accessorio delle spese processuali riferibili al titolo esecutivo giudiziale (secondo un'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19512 del 19 dicembre 2003
«Il creditore dell'amministrazione pubblica, fornito di titolo esecutivo, ha l'onere di notificare il precetto, atto di natura non processuale, direttamente all'ufficio amministrativo debitore, ai sensi degli artt. 480, ultimo comma, e 144 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6344 del 6 dicembre 1979
«Il pignoramento immobiliare può essere eseguito anche mediante la notifica ai sensi dell'art. 143 c.p.c., giacché la legge processuale, prescrivendo forme e modalità del pignoramento e, quindi, quelle della relativa notificazione, non distingue...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 14 gennaio 1965
«Il termine predetto ha natura perentoria ma, nonostante il suo carattere d'indilazionabilità, non può ritenersi condizionato all'effettiva celebrazione di quell'udienza la quale, in tanto può funzionare da dies ad quem in quanto l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 951 del 16 gennaio 2013
«La notificazione del decreto ingiuntivo oltre il termine di quaranta giorni dalla pronuncia comporta, ai sensi dell'art. 644 c.p.c., l'inefficacia del provvedimento, vale a dire rimuove l'intimazione di pagamento con esso espressa e osta al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21050 del 28 settembre 2006
«La notificazione del decreto ingiuntivo oltre il termine di quaranta giorni dalla pronuncia comporta, ai sensi dell'art. 644 c.p.c., l'inefficacia del provvedimento, vale a dire rimuove l'intimazione di pagamento con esso espressa e osta al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11915 del 14 dicembre 1990
«Pertanto, ove su detta domanda si costituisca il rapporto processuale, ancorché su opposizione dell'intimato proposta per eccepire detta inefficacia, il giudice adito ha il potere-dovere non soltanto di vagliare quell'eccezione, traendone le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15699 del 21 giugno 2013
«...i procuratori, con procura disgiunta, con la conseguenza che la notificazione dell'atto di opposizione può essere fatta all'uno o all'altro dei procuratori, aventi pieni poteri di rappresentanza processuale, anche ai fini della domiciliazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22650 del 8 settembre 2008
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo in cui l'opposto eccepisca l'improcedibilità dell'opposizione per essersi l'opponente costituito oltre il termine di dieci giorni dalla notificazione dell'atto di citazione, l'intervenuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14910 del 13 giugno 2013
«Il rimedio dell'opposizione tardiva ex art. 650 c.p.c. comprende, nell'ipotesi della irregolarità della notificazione, tutti i vizi che la inficiano e, quindi, anche la notificazione del decreto ingiuntivo oltre i termini di legge, che, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5729 del 18 aprile 2001
«In tema di separazione personale tra coniugi, il momento determinativo della competenza per territorio del giudice adito va stabilito attribuendo rilevanza esclusiva alla data del deposito del ricorso presso la cancelleria di quest'ultimo —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2853 del 30 luglio 1997
«Al privato danneggiato dal reato è assegnato un potenziale ruolo processuale, con facoltà di costituzione di parte civile, soltanto quando il procedimento sia pervenuto alla fase indicata dall'art. 79 c.p.p. e non nel corso delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1360 del 24 novembre 1970
«Attese, infatti, le disposizioni di cui agli artt. 244 e 245 del codice di rito civile, si evince che la qualità di teste nel diritto processuale civile la si acquista nel momento in cui il teste, dedotto dalla parte, viene con ordinanza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1799 del 27 maggio 1986
«...con quello processuale del reato e, salvaguardando il principio del ne bis in idem, impediscono lo sviamento del procedimento penale dalla sua istituzionale e garantistica funzione di strumento di applicazione del diritto penale sostanziale.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 23675 del 6 novembre 2014
«...ricorso, atteso che la maggiore o minore incidenza dell'impulso di parte nell'individuazione del giudice naturale della controversia è solo l'effetto indiretto della differente disciplina processuale, discrezionalmente prevista dal legislatore.»