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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11252 del 24 marzo 2010
«Ricorre la circostanza attenuante della minore gravità nel reato di atti sessuali con minorenne se gli atti compiuti non comportano una rilevante compromissione dell'integrità psico-fisica della persona offesa, non avendo rilievo alcuno, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11866 del 26 marzo 2010
«La prova del dolo nei reati sessuali è desunta, in assenza di esplicite ammissioni dell'imputato, da elementi esterni, in particolare da quei dati della condotta del reo che, per l'offensività o per l'obiettivo disvalore sociale, si presentano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12049 del 29 marzo 2010
«È legittima la decisione con cui il giudice di appello determini la pena base nel massimo edittale e contestualmente conceda le attenuanti generiche, in quanto non sussiste un rapporto di necessaria interdipendenza tra le due statuizioni, le quali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12478 del 30 marzo 2010
«L'esercizio di violenza sulla cosa, che integra la circostanza aggravante speciale del delitto di furto e connota specificamente le modalità dell'azione sottrattiva, non è indice che il delitto sia stato consumato, dal momento che afferisce alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12621 del 31 marzo 2010
«L'attenuante della riparazione del danno non può trovare applicazione nel caso in cui il risarcimento, in tutto o in parte, venga operato da terzi e non dall'imputato. (Fattispecie in cui al risarcimento del danno sofferto dalla vittima del reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12905 del 7 aprile 2010
«In tema di continuazione, l'analogia dei singoli reati, l'unitarietà del contesto, l'identità della spinta a delinquere, e la brevità del lasso temporale che separa i diversi episodi, singolarmente considerate, non costituiscono indizi necessari...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13158 del 8 aprile 2010
«La continuazione già ritenuta dal giudice della cognizione, anche se tra reati non omogenei, non può essere rimessa in discussione in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13210 del 8 aprile 2010
«Non è ravvisabile il vizio di contraddittorietà della motivazione nel caso in cui il giudice, pur ritenendo le circostanze attenuanti generiche prevalenti sulle contestate aggravanti in sede di giudizio di bilanciamento, non operi la riduzione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14173 del 13 aprile 2010
«Il delitto di associazione di tipo mafioso aggravato dalla disponibilità di armi concorre con quelli di detenzione e porto di armi comuni da sparo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14188 del 14 aprile 2010
«Ai fini del riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, l'onere di allegazione gravante sul condannato deve ritenersi soddisfatto anche con la semplice indicazione o produzione delle sentenze relative ai reati di cui si richiede...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1537 del 14 gennaio 2010
«Il furto di energia elettrica rientra tra i delitti a consumazione prolungata (o a condotta frazionata), perché l'evento continua a prodursi nel tempo, sebbene con soluzione di continuità, sicché le plurime captazioni di energia che si susseguono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16235 del 26 aprile 2010
«Il disconoscimento in sede di cognizione della continuazione tra un reato associativo, oggetto di separata condanna, e altro reato oggetto di altra condanna impedisce al giudice dell'esecuzione di riconoscere il vincolo di continuazione tra quel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16515 del 28 aprile 2010
«La circostanza aggravante di cui all'art. 628, comma terzo, n. 1, c.p., esclude l'applicazione della circostanza aggravante comune dell'art. 112, n. 1, c.p., in forza del principio di specialità sancito dall'art. 15 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16632 del 30 aprile 2010
«Il riconoscimento in sede di cognizione della continuazione con uno stesso reato associativo di due gruppi distinti, per sentenze di condanna, di reati fine, impone al giudice dell'esecuzione di affermare l'esistenza della continuazione tra i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16766 del 3 maggio 2010
«In caso di applicazione di pena patteggiata in misura inferiore ai due anni di reclusione, allorché sia stata contestata la recidiva reiterata prevista dall'art. 99, comma quarto, c.p., in relazione a reato in continuazione con altro già...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16883 del 4 maggio 2010
«La sussistenza della circostanza aggravante dell'utilizzazione del "metodo mafioso", prevista dall'art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152, conv. in l. 12 luglio 1991 n. 203, non implica che sia stata dimostrata l'esistenza di un'associazione di tipo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17920 del 11 maggio 2010
«Non integra la contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. chi non ottemperi ad una convocazione di polizia finalizzata alla più agevole notifica di un provvedimento inibitorio di prevenzione adottato nei suoi confronti dal Questore.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17978 del 11 maggio 2010
«Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale (artt. 216 e 223, comma primo, L.F.) e quello di bancarotta impropria (art. 223 comma secondo, n. 2), concernono ambiti diversi: il primo postula il compimento di atti di distrazione o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18517 del 17 maggio 2010
«Integra la contravvenzione di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone l'organizzazione di feste e cerimonie all'interno di uno scantinato di edificio condominiale che si protraggano per ore con schiamazzi, rumori e abuso di strumenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18722 del 18 maggio 2010
«In tema di estorsione, si configura l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno nel caso in cui il soggetto passivo sia costretto ad effettuare operazioni di "cambio" (monetizzazione) di assegni, perché è implicito nel fatto stesso che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1888 del 15 gennaio 2010
«Integra il requisito dell'ingiusto profitto, costitutivo del reato di estorsione, la percezione, dietro cauzione, di somme di denaro a titolo di provvigione per attività di mediazione immobiliare da parte di un soggetto non iscritto nell'apposito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19047 del 19 maggio 2010
«L'assorbimento del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli (art. 707 c.p.) nel reato di furto si verifica qualora il possesso ingiustificato degli strumenti indicati dall'art. 707 c.p. risulti strettamente collegato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19544 del 24 maggio 2010
«Integra il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) - e non quello di diffamazione (art. 595 c.p.) - la condotta di colui che collochi un cartello contenente la dicitura 'siete dei ladri' sulla porta del garage di proprietà della persona offesa,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19732 del 25 maggio 2010
«Il delitto di violenza sessuale è configurabile anche nel caso in cui si eserciti violenza o minaccia per costringere una prostituta a consumare un rapporto sessuale non consensuale, in quanto il principio di libera autodeterminazione della sfera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20007 del 26 maggio 2010
«Il riconoscimento in sede esecutiva della continuazione tra i reati oggetto di condanne emesse all'esito di distinti giudizi abbreviati comporta, previa individuazione del reato più grave, la determinazione della pena base nella sua entità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2013 del 18 gennaio 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di violenza privata è necessaria l'estrinsecazione di una qualsiasi energia fisica immediatamente produttiva di una situazione idonea ad incidere sulla libertà psichica (di determinazione e azione) del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20567 del 1 giugno 2010
«Non rientra nei poteri del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di estinzione per prescrizione del reato oggetto della sentenza definitiva di condanna, pur se la prescrizione sia maturata prima del passaggio in giudicato della sentenza, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20743 del 1 giugno 2010
«Il delitto di furto aggravato dalla violenza sulle cose, nella specie consistita nell'effrazione di una vetrata posta a protezione del locale di un esercizio commerciale, assorbe il delitto di danneggiamento delle cose medesime, perché la violenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21336 del 4 giugno 2010
«L'integrazione della fattispecie criminosa di violenza sessuale non richiede che l'atto sessuale sia finalizzato al soddisfacimento del piacere erotico, essendo necessario e sufficiente, a fronte del dolo generico del reato, che l'agente abbia la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21392 del 7 giugno 2010
«Il carattere pornografico o meno di immagini ritraenti un minore costituisce apprezzamento di fatto demandato al giudice di merito, in quanto tale sottratto al sindacato di legittimità se sorretto da una motivazione immune da vizi logici e giuridici.»