Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16883 del 4 maggio 2010

(1 massima)

(massima n. 1)

La sussistenza della circostanza aggravante dell'utilizzazione del "metodo mafioso", prevista dall'art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152, conv. in l. 12 luglio 1991 n. 203, non implica che sia stata dimostrata l'esistenza di un'associazione di tipo mafioso (Nel caso concreto, si trattava di un gruppo criminale dedito alle estorsioni, che era stato ricondotto alla fattispecie di cui all'art. 416 c.p. piuttosto che a quella di cui all'art. 416-bis c.p., in quanto non aveva ancora conseguito l'egemonia sul territorio).

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