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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16507 del 13 aprile 2018
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, non assume rilievo l'eventuale difformità del trattamento sanzionatorio previsto nello Stato richiedente, potendo l'aspetto sanzionatorio rientrare tra le condizioni ostative...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20767 del 10 maggio 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, non costituisce violazione del principio di specialità l'assoggettamento della persona consegnata ad esecuzione della pena, relativa a condanna per fatto per il quale la consegna era stata concessa, già...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12387 del 16 marzo 2018
«Le informazioni relative ad atti compiuti dalla polizia straniera (nella specie, l'arresto di due cittadini italiani all'aeroporto di Bogotà) non assunte per rogatoria, ma direttamente acquisite dalla polizia giudiziaria italiana nell'ambito di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15862 del 10 aprile 2018
«Ai fini del riconoscimento di una sentenza penale straniera, non è obbligatorio che la traduzione in lingua italiana della copia della sentenza sia accompagnata da una specifica certificazione di conformità, essendo solo necessario che possano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16314 del 4 agosto 2016
«Il coerede può rinunciare alla prelazione ex art. 732 c.c. non solo dopo la "denuntiatio", che si traduce, più propriamente, nel mancato esercizio del diritto rispetto ad una specifica proposta notificatagli, ma anche preventivamente e, dunque, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19578 del 30 settembre 2016
«La liberalità fatta per riconoscenza nei confronti del beneficiario (cd. donazione rimuneratoria) differisce dall'obbligazione naturale ex art. 2034, comma 1, c.c., la cui sussistenza postula una duplice indagine, finalizzata ad accertare se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 106 del 7 gennaio 2016
«Al fine di verificare se siano rispettati i vincoli di altezza fissati dai regolamenti edilizi, quando l'entità del distacco tra fabbricati sia stabilita in rapporto all'altezza delle costruzioni che si fronteggiano, l'altezza da prendere in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23136 del 14 novembre 2016
«In tema di distanze tra edifici, ove le costruzioni non siano incluse nel medesimo piano particolareggiato o nella stessa lottizzazione, la disciplina sulle relative distanze non è recata dall'ultimo comma dell'art. 9 del d.m. n. 1444 del 1968,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 475 del 14 gennaio 2016
«È legittimo che, per le esigenze di coltivazione di un fondo, la servitù (nella specie, di passaggio) venga esercitata con frequenza e mezzi di locomozione diversi da quelli originariamente previsti, tenuto conto dei mutamenti delle colture...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 107 del 7 gennaio 2016
«L'elemento psicologico della molestia possessoria consiste nella volontarietà del fatto che determina la diminuzione del godimento del bene da parte del possessore e nella consapevolezza che esso è oggettivamente idoneo a modificarne o limitarne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 127 del 8 gennaio 2016
«L'esercizio del potere discrezionale di liquidare il danno in via equitativa, conferito al giudice dagli artt. 1226 e 2056 c.c., presuppone che sia provata l'esistenza di danni risarcibili e che risulti obiettivamente impossibile o particolarmente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5090 del 21 febbraio 2019
«L'esercizio, in concreto, del potere discrezionale conferito al giudice di liquidare il danno in via equitativa non è suscettibile di sindacato in sede di legittimità quando la motivazione della decisione dia adeguatamente conto dell'uso di tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19707 del 3 ottobre 2016
«Il meccanismo di perfezionamento del contratto di cui all'art. 1333 c.c. non è applicabile quando la dichiarazione unilaterale con la quale il preponente assume l'obbligazione nei confronti del destinatario non è costitutiva di un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22489 del 4 novembre 2016
«In tema di mutuo consenso alla risoluzione del rapporto di lavoro, non è sufficiente il mero decorso del tempo fra il licenziamento e la relativa impugnazione giudiziale, essendo necessario il concorso di ulteriori e significative circostanze,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12098 del 22 novembre 2005
«Poiché il testamento olografo può essere revocato dal testatore anche mediante distruzione o lacerazione (art. 684 c.c.), il suo mancato reperimento giustifica la presunzione che il de cuius lo abbia revocato, distruggendolo deliberatamente, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12424 del 25 maggio 2010
«In tema di distanze tra edifici, ove le costruzioni non siano incluse nel medesimo piano particolareggiato o nella stessa lottizzazione, la disciplina sulle relative distanze non è recata dall'ultimo comma dell'art. 9 del d.m. n. 1444 del 1968,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2129 del 27 maggio 1975
«Il generale divieto di divulgazione del ritratto di una persona, senza il suo consenso, può essere derogato solo quando la notorietà della persona effigiata spieghi o giustifichi un effettivo pubblico interesse ad una maggiore conoscenza di quella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8973 del 19 aprile 2011
«L'attività posta in essere dalle filiali o succursali di una banca, in quanto prive di personalità giuridica, così come indicato nella Direttiva CEE n. 780 del 12 dicembre 1977 ed espressamente ribadito dall'art. 1, lett. e), del d.l.vo 1...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21811 del 27 ottobre 2015
«La costituzione di un rapporto di natura institoria ex art. 2203 c.c., pur potendo desumersi da elementi presuntivi anche in assenza di un formale atto di conferimento di qualifica e procura da parte dell'imprenditore, deve tuttavia essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4908 del 11 marzo 2015
«In tema di contratto di prestazione d'opera, sebbene l'art. 2226 cod. civ. non ne faccia richiamo, è applicabile la disciplina dettata, con riguardo al contratto di appalto, dall'art. 1667 cod. civ. in ordine alla garanzia per i vizi, secondo cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16768 del 12 agosto 2015
«L'art. 2228 c.c., che attribuisce al prestatore d'opera il diritto ad un compenso per il lavoro prestato proporzionato all'utilità dell'opera compiuta, si applica solo quando la prosecuzione dell'opera divenga impossibile per causa non imputabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3682 del 31 gennaio 1996
«Il decreto del Gip che, ai sensi dell'art. 104 comma 3 c.p.p., dilaziona l'esercizio del diritto degli indagati in stato di custodia cautelare al colloquio con il proprio difensore, non è impugnabile autonomamente, in virtù del principio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 694 del 22 gennaio 2000
«Il potere del giudice di determinare discrezionalmente il compenso del professionista, incontra il duplice limite della richiesta obbligatoria del parere non vincolante dell'associazione professionale cui il professionista appartiene e della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12681 del 29 agosto 2003
«Ai fini della liquidazione in via equitativa del compenso dovuto ad un professionista ex artt. 1709 e 2225, il giudice di merito deve far riferimento ai criteri della natura, quantità, qualità dell'attività svolta, nonché al risultato utile...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15963 del 20 luglio 2011
«Secondo l'orientamento espresso dalla Corte di giustizia delle comunità europee con la sentenza 19 febbraio 2002, causa C-35/99, é legittima l'applicazione delle tariffe professionali (nella specie, dei notai) che fissano i minimi e i massimi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21585 del 19 ottobre 2011
«In tema di procedimento disciplinare riguardante gli avvocati, integra gli estremi dell'illecito disciplinare, per violazione dell'art. 45 del codice deontologico forense, la pattuizione di un compenso aggiuntivo economicamente rilevante per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21904 del 21 ottobre 2011
«In tema di determinazione dei compensi sulla base di tariffe professionali (nella specie, tariffa degli ingegneri ed architetti approvata con legge 4 marzo 1958, n. 143), non integra vizio di violazione o falsa applicazione di legge la mancata...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21934 del 21 ottobre 2011
«Ai sensi dell'art. 2233 c.c., la determinazione del compenso per le prestazioni professionali va effettuata, in assenza di disciplina convenzionale, alla stregua delle norme di natura regolamentare trasfuse nella tariffa approvata nelle forme di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 29837 del 29 dicembre 2011
«I criteri di determinazione del compenso spettante ai prestatori d'opera intellettuale sono dettati dall'art. 2233 c.c. secondo una scala preferenziale che indica al primo posto l'accordo delle parti, in subordine le tariffe professionali ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 30590 del 30 dicembre 2011
«I criteri di determinazione del compenso spettante ai prestatori d'opera intellettuale sono dettati dall'art. 2233 c.c. secondo una scala preferenziale che indica al primo posto l'accordo delle parti, in subordine le tariffe professionali ovvero...»