-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4653 del 28 febbraio 2018
«h»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 169 del 5 gennaio 2018
«In tema di revocazione del testamento per sopravvenienza di figli, il disposto dell'art. 687, comma 1, c.c. ha un fondamento oggettivo, riconducibile alla modificazione della situazione familiare rispetto a quella esistente al momento in cui il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9282 del 16 aprile 2018
«In tema di divisione ereditaria o di cose in comunione, non è necessario formare delle porzioni assolutamente omogenee, poiché il diritto del condividente ad una porzione in natura dei beni compresi nelle categorie degli immobili, dei mobili e dei...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8510 del 6 aprile 2018
«L'obbligo della collazione sorge automaticamente e i beni donati in vita dal "de cuius" devono essere conferiti indipendentemente da una espressa richiesta, essendo sufficiente, a tal fine, la proposizione della domanda di accertamento della...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 1506 del 22 gennaio 2018
«Il presupposto dell'obbligo di collazione, ai sensi dell'art. 737 c.c., è che il soggetto ad esso tenuto abbia ricevuto beni o diritti a titolo di liberalità dal "de cuius", direttamente o indirettamente tramite esborsi effettuati da quest'ultimo....»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 9177 del 12 aprile 2018
«La collazione per imputazione si differenzia da quella in natura per il fatto che i beni già oggetto di donazione rimangono di proprietà del medesimo donatario; sicché, ove il condividente abbia optato per la prima, la somma di denaro...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11294 del 10 maggio 2018
«Costituiscono beni immobili il suolo e tutto ciò che è ad esso incorporato in modo tale da perdere la propria autonomia fisica e giuridica e da rendere impossibile una sua separazione senza la contemporanea dissoluzione o la sostanziale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4664 del 28 febbraio 2018
«Il proprietario non può opporsi, ai sensi dell'art. 840, comma 2, c.c., ad attività di terzi che si svolgano a profondità od altezza tali che egli non abbia interesse ad escluderle e, pertanto, ove ritenga di contestarle, è suo onere dimostrare...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5012 del 2 marzo 2018
«Gli accessi e il passaggio che, ai sensi dell'art. 843 c.c., il proprietario deve consentire al vicino per l'esecuzione delle opere necessarie alla riparazione o manutenzione della cosa propria, dando luogo ad un'obbligazione "propter rem", non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11677 del 14 maggio 2018
«In tema di immissioni che superino la normale tollerabilità, la mancanza della certificazione di abitabilità del bene interessato dalle predette propagazioni non fa venir meno la tutela prevista dall'art. 844 c.c., ad esclusione dei casi in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 4908 del 1 marzo 2018
«In materia di immissioni intollerabili, allorché le stesse originino da un immobile condotto in locazione, la responsabilità ex art. 2043 c.c. per i danni da esse derivanti può essere affermata nei confronti del proprietario, locatore del bene,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8532 del 6 aprile 2018
«I vincoli imposti dai regolamenti edilizi comunali a tutela del paesaggio, stante la natura normativa dei regolamenti stessi e la duplice direzione della loro tutela (dell'interesse pubblico e di interessi privati), possono ingenerare diritti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15041 del 11 giugno 2018
«In tema di violazioni delle distanze legali, il proprietario che lamenti la realizzazione di un manufatto su un fondo limitrofo a distanza non regolamentare deve dare prova solo del fatto della costruzione e di quello della dedotta violazione,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14294 del 4 giugno 2018
«In tema di violazione delle distanze legali, ove sia disposta la demolizione dell'opera illecita, il risarcimento del danno va computato tenendo conto della temporaneità della lesione del bene protetto dalle norme violate, non già avendo riguardo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11287 del 10 maggio 2018
«In tema di condominio degli edifici, la disciplina sulle distanze legali delle vedute non si applica alle opere eseguite in epoca anteriore alla costituzione del condominio, atteso che, in tal caso, l'intero edificio, formando oggetto di un unico...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4657 del 28 febbraio 2018
«Le deroghe alle distanze tra costruzioni, applicabili - solo se espressamente previste dagli strumenti urbanistici - ai manufatti di natura accessoria e pertinenziale, non trovano applicazione ove l'unità strutturale della costruzione "secondaria"...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5016 del 2 marzo 2018
«In materia di distanze legali, le norme di cui all'art. 873 c.c., dettate a tutela di reciproci diritti soggettivi dei singoli, volte unicamente ad evitare la creazione di intercapedini antigieniche e pericolose, sono derogabili mediante...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3739 del 15 febbraio 2018
«I limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra i fabbricati previsti dall'art. 9, comma 2, del d.m. 2 aprile 1968, n. 1444, (emanato su delega dell'art. 41-quinquies della legge 17 agosto 1942, n. 1150 - c.d. legge urbanistica, aggiunto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1616 del 23 gennaio 2018
«In tema di distanze tra costruzioni, l’art. 9, comma 1, del d.m. n. 1444 del 1968 – traendo la sua forza cogente dai commi 8 e 9 dell’art. 41 quinquies L. n. 1150 del 1942 e prescrivendo, per la zona A, quanto alle operazioni di risanamento...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12134 del 17 maggio 2018
«In materia di distanze tra costruzioni, la pur consentita deroga convenzionale al diritto di prevenzione non può validamente attuarsi mediante espressa o implicita disapplicazione delle distanze prescritte dai regolamenti locali, al riguardo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10512 del 3 maggio 2018
«In tema di muri di cinta, qualora l'andamento altimetrico di due fondi limitrofi sia stato artificialmente modificato, così da creare tra essi un dislivello che prima non esisteva, il muro di cinta viene ad assolvere, oltre alla funzione sua...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8000 del 30 marzo 2018
«L'art. 885 c.c., che riconosce ad ogni comproprietario la facoltà di alzare il muro comune, introduce una deroga sia al normale regime della comunione che a quello dell'accessione, perché consente – anche senza il consenso dell'altro...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6765 del 19 marzo 2018
«Ai fini della distanza dal confine, l'art. 892 c.c. distingue le siepi formate da arbusti, piante basse e canneti, con esclusione degli alberi di alto e medio fusto, dalle siepi costituite da alberi di alto e medio fusto - purché oggetto di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15070 del 11 giugno 2018
«L'art. 905 c.c., che salvaguarda il fondo finitimo dalle indiscrezioni attuabili mediante l'apertura di vedute negli edifici vicini al fine di proteggere interessi esclusivamente privati, non ha correlazione alcuna con l'art. 873 c.c. che, diretto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3873 del 16 febbraio 2018
«La costruzione eseguita dal comproprietario sul suolo comune diviene, per accessione, ai sensi dell’art. 934 c.c., di proprietà comune agli altri comproprietari dell'immobile, salvo contrario accordo, traslativo della proprietà del terreno o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9093 del 12 aprile 2018
«L'art. 938 cod. civ., che consente al giudice di attribuire al proprietario della costruzione eseguita su una parte dell'altrui fondo attiguo la proprietà del terreno occupato, presuppone la convinzione del costruttore che la sua proprietà abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14734 del 7 giugno 2018
«Il rigore della regola secondo cui chi agisce in rivendicazione deve provare la sussistenza del proprio diritto di proprietà o di altro diritto reale sul bene anche attraverso i propri danti causa, fino a risalire ad un acquisto a titolo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11823 del 15 maggio 2018
«Nelle azioni reali di "negatoria servitutis" ai sensi dell'art. 949 c.c., la legittimazione processuale attiva compete non soltanto al proprietario, ma anche al titolare di un diritto reale di godimento sul fondo servente diverso da quello di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10066 del 24 aprile 2018
«Mentre l'azione di regolamento di confini presuppone un'incertezza oggettiva o soggettiva sugli stessi, l'azione di rivendica presuppone un conflitto tra i rispettivi titoli di proprietà. Ne consegue che solo in tale ultimo caso sull'attore...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2092 del 29 gennaio 2018
«Il decorso del termine di prescrizione per non uso del diritto di superficie non può essere condizionato da disposizioni urbanistiche impeditive del diritto di edificazione poiché la sospensione di detto decorso può verificarsi soltanto nei casi...»