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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33040 del 28 luglio 2015
«Nel giudizio di cassazione l'illegalità della pena conseguente a dichiarazione di incostituzionalità di norme riguardanti il trattamento sanzionatorio è rilevabile d'ufficio anche in caso di inammissibilità del ricorso, tranne che nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2261 del 16 gennaio 2015
«La mancata applicazione dell'indulto in sede di giudizio di cognizione, nel caso in cui non sia negato all'imputato il diritto di goderne ma sia invece rinviato, implicitamente o esplicitamente, alla sede esecutiva ogni provvedimento al riguardo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18432 del 5 maggio 2014
«Non è rilevabile d'ufficio in sede di giudizio di legittimità l'eccezione relativa alla violazione dell'art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti Umani, - così come interpretato dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani del 5 luglio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6510 del 16 febbraio 2015
«È illegittimo il provvedimento di revoca della custodia cautelare motivato esclusivamente in riferimento alla sopravvenuta carenza di proporzionalità della misura in ragione della corrispondenza della durata della stessa ad una percentuale,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28153 del 2 luglio 2015
«Il principio di necessaria retroattività della disposizione più favorevole, affermato dalla sentenza CEDU del 17 settembre 2009 nel caso Scoppola contro Italia, non è applicabile in relazione alla disciplina dettata da norme processuali, che è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26231 del 14 giugno 2013
«In tema di esigenze cautelari, lo stato di detenzione per altra causa, anche per effetto di condanna definitiva, non impedisce la configurabilità né del pericolo di fuga, né del pericolo di reiterazione di condotte criminose, in considerazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20405 del 15 maggio 2014
«È legittima l'applicazione di una misura cautelare coercitiva a persona che ricopre un ufficio elettivo per diretta investitura popolare, nonostante il divieto previsto dall'art. 289, comma terzo, c.p.p., di applicare a tale soggetto la misura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25378 del 17 giugno 2015
«In tema di misure cautelari personali, ai fini della sostituzione della misura della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, nell'indagine volta ad accertare l'adeguatezza di quest'ultima, non può riconoscersi rilevanza esclusiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7742 del 19 febbraio 2015
«Il divieto, ai sensi dell'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen. di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nel caso in cui il giudice abbia irrogato una pena detentiva inferiore a tre anni, non impedisce di adottare la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13025 del 27 marzo 2015
«In materia di misure cautelari personali, il limite di tre anni di pena detentiva necessario per l'applicazione della custodia in carcere, previsto dall'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., come novellato dal D.L. 26 giugno 2014, n. 92,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30734 del 17 luglio 2013
«In tema di misure cautelari, a seguito della sentenza della sentenza della Corte cost. n. 231 del 2011, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui al terzo comma dell'art. 275 c.p.p. per il delitto di associazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20881 del 15 maggio 2013
«In tema di misure cautelari, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 57 del 25 marzo 2013, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui al comma terzo dell' art. 275 c.p.p., per i delitti commessi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15911 del 16 aprile 2015
«La presunzione di cui all'art. 275, comma quarto, cod. proc. pen., che esclude l'applicabilità della custodia in carcere nei confronti di chi ha superato l'età di settanta anni, prevale su quella di sussistenza delle esigenze cautelari e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1 del 2 gennaio 2015
«La presunzione di cui all'art. 275, comma quarto, cod. proc. pen., che esclude l'applicabilità della custodia in carcere nei confronti di chi ha superato l'età di settanta anni, prevale su quella di sussistenza delle esigenze cautelari e di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36918 del 14 settembre 2015
«In tema di applicazione o di revoca delle misure cautelari personali, la valutazione prognostica del giudice circa la concedibilità della sospensione condizionale della pena, richiesta dall'art. 275, comma 2-bis, cod. proc. pen., non può tenere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4418 del 30 gennaio 2015
«Il divieto, ai sensi dell'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, nel caso in cui il giudice ritenga che, all'esito del giudizio, la pena detentiva irrogata non sarà superiore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1798 del 15 gennaio 2015
«In materia di misure cautelari personali, il limite di tre anni di pena detentiva necessario per l'applicazione della custodia in carcere, previsto dall'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., come novellato dal D.L. 26 giugno 2014, n. 92,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39529 del 30 settembre 2015
«In tema di arresti domiciliari, poiché la prescrizione relativa all'adozione del c.d. "braccialetto elettronico" non attiene al giudizio di adeguatezza della misura ma alla verifica della capacità dell'indagato di autolimitare la propria libertà...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46093 del 7 novembre 2014
«La condotta del detenuto agli arresti domiciliari, che, autorizzato a svolgere attività lavorativa fuori dalle mura domestiche, trasgredisce alle prescrizioni imposte durante il tragitto di ritorno a casa e nell'ambito della fascia oraria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 489 del 8 gennaio 2015
«Può essere disposto d'ufficio l'aggravamento della misura cautelare a seguito della segnalazione, da parte degli organi di polizia giudiziaria, della trasgressione delle prescrizioni inerenti alla misura meno grave precedentemente applicata,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46271 del 19 novembre 2013
«In tema di misure cautelari, l'ordinanza con cui il giudice sostituisce, ex art. 276 cod. proc. pen., una misura non custodiale con quella degli arresti domiciliari determina la decorrenza "ex novo" del termine proprio di quest'ultima. (In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42767 del 23 ottobre 2015
«Non può essere disposto, a norma dell'art. 276 cod. proc. pen., il ripristino della custodia in carcere nel caso in cui il giudice ritenga che la pericolosità del soggetto possa essere neutralizzata con gli arresti domiciliari presso una struttura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43971 del 30 ottobre 2015
«Nella previsione di cui all'art. 276 cod. proc. pen., relativa alla trasgressione delle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare, rientrano, per il principio di tassatività, solo le inosservanze agli obblighi espressamente previsti nel...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38518 del 22 settembre 2015
«Per la determinazione della pena agli effetti dell'applicazione di una misura cautelare personale e, segnatamente, della individuazione dei corrispondenti termini di durata massima delle fasi processuali precedenti la sentenza di merito di primo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3326 del 23 gennaio 2015
«E inammissibile, per difetto di attualità dell'interesse all'impugnazione, il ricorso per cassazione del pubblico ministero avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che abbia escluso la sussistenza di una circostanza aggravante ad effetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26800 del 25 giugno 2015
«L'art. 279 cod. proc. pen., laddove attribuisce la competenza sulle misure cautelari al "giudice che procede", intende riferirsi, quando detto giudice sia collegiale, non solo allo stesso ufficio giudiziario, ma anche allo stesso organo nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41840 del 7 ottobre 2014
«In tema di applicazione di misure cautelari, il giudice competente ex art. 279 cod. proc. pen. può sempre applicare una misura meno afflittiva di quella richiesta dal pubblico ministero, indipendentemente dal contenuto della domanda cautelare. (In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8333 del 24 febbraio 2015
«In materia di misure cautelari personali, l'ordinanza che dispone ex art. 282 ter cod. proc. pen. il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa deve necessariamente indicare in maniera specifica e dettagliata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5664 del 6 febbraio 2015
«In tema di misure cautelari personali, il provvedimento con cui il giudice dispone, ex art. 282 ter, cod. proc. pen., il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa deve necessariamente indicare in maniera...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27798 del 25 giugno 2013
«La misura cautelare del divieto di avvicinamento, prevista dall'art. 282 ter, cod. proc. pen., deve indicare in maniera sufficientemente determinata i luoghi l'accesso ai quali è inibito all'obbligato. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto...»