-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9611 del 20 marzo 2006
«Integra gli estremi del delitto di cui all'art. 490 c.p. (soppressione, distruzione e occultamento di atti veri) la condotta del pubblico ufficiale che custodisca un atto giuridicamente rilevante in modo tale da renderlo, sia pure temporaneamente,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48086 del 14 dicembre 2004
«È configurabile il reato di falso per occultamento di atto pubblico nella condotta del primario ospedaliero il quale sottragga dagli atti dell'ente ospedaliero, occultandola quindi nella propria abitazione, una cartella clinica relativa al...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22522 del 22 gennaio 2003
«Ai fini della sussistenza del reato di falso per soppressione, di cui all'art. 490 c.p., non è rilevante la qualificazione dell'atto, in quanto la norma in questione riguarda sia atti pubblici che scritture private, con la sola condizione che si...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1577 del 11 febbraio 1998
«L'azione di un dipendente che strappi e disperda una lettera di contestazione di addebiti disciplinari, precedentemente sottoscritta per ricevuta, e della quale ottenga la disponibilità precaria con una scusa, integra il reato di falso per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8893 del 3 ottobre 1996
«Risponde di falso per soppressione il direttore di un istituto penitenziario che induce un detenuto a distruggere il registro dei colloqui dei detenuti, la cui tenuta obbligatoria è prescritta dall'art. 35, quattordicesimo comma, del Decreto del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14525 del 27 ottobre 1989
«Il reato di occultamento di atti veri, di cui all'art. 490 c.p., si realizza anche con la sottrazione, di atti giuridicamente rilevanti, per un tempo minimo e strettamente necessario all'esecuzione di un controllo o di un'ispezione da parte...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11072 del 16 marzo 2015
«Integra gli estremi del reato di cui all'art. 490 cod. pen., in relazione agli artt. 477 e 482 dello stesso codice, la condotta di distruzione, soppressione od occultamento delle targhe di un autoveicolo poiché queste costituiscono certificazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12254 del 6 settembre 1990
«In tema di falso, è al di fuori del paradigma dell'art. 479 c.p. l'ipotesi di falsificazione, da parte di pubblici ufficiali o - per l'estensione di cui all'art. 493 c.p. - di impiegati incaricati di un pubblico servizio, del contenuto di atti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 477 del 16 gennaio 1988
«Non è configurabile il delitto di ricettazione nel caso in cui il reato presupposto, nella specie di falso in assegno, non sia punibile per mancanza di querela. Ciò anche, per la operatività dell'art. 2, terzo comma, c.p. (successione di legge più...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7868 del 30 giugno 1987
«In tema di falsità in titoli di credito, agli effetti dell'art. 493 bis c.p. (casi di perseguibilità a querela) per persona offesa deve intendersi il soggetto al quale avrebbe potuto essere attribuita la paternità dell'atto falsificato ovvero il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25774 del 16 giugno 2014
«Integra il delitto di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la condotta di colui che crea ed utilizza un "profilo" su social network, utilizzando abusivamente l'immagine di una persona del tutto inconsapevole, associata ad un "nickname" di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48662 del 14 dicembre 2012
«Non integra il reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che, in qualità di dipendente ospedaliero, passi alla timbratura la scheda magnetica appartenente ad un collega, attestandone falsamente la presenza sul luogo di lavoro, in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10203 del 14 marzo 2011
«Integra il delitto di cui all'art. 494 c.p. il conducente del veicolo che circoli, in contrasto con il codice della strada, in zona vietata qualora esponga il contrassegno di autorizzazione rilasciato a persona disabile che non si trovi sul...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44955 del 22 dicembre 2010
«Integra il reato di sostituzione di persona la falsa rappresentazione della qualità di dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in quanto la legge attribuisce a tale rapporto determinati effetti, tra cui il diritto alla...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19472 del 18 maggio 2007
«Integra il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la condotta di colui che si attribuisce falsamente la qualità di proprietario di un terreno per ottenere il rilascio di un certificato urbanistico, considerato che si tratta di una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8670 del 26 febbraio 2004
«Integra il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la falsa attribuzione della qualità di dipendente di un'associazione di servizio (nella specie Telefono Azzurro), la quale produce l'effetto giuridico di abilitare alla richiesta di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 674 del 22 gennaio 1987
«La professione va considerata qualità personale cui la legge attribuisce effetti giuridici in quanto individua un soggetto nella collettività sociale. Pertanto colui che nella stipulazione della vendita di determinate merci, si spaccia come...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13296 del 21 marzo 2013
«In tema di delitto di sostituzione di persona, il dolo specifico consiste nel fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio patrimoniale o non patrimoniale o anche di recare ad altri un danno. (Fattispecie relativa a presentazione a pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 340 del 17 febbraio 1967
«La norma dell'art. 494 c.p., che reprime l'induzione di altri in errore ottenuta con i mezzi indicati dalla legge, richiede il concorso del dolo specifico dell'agente di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno. Ma il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24816 del 6 giugno 2003
«Il reato di indebita utilizzazione di carta di credito o di pagamento, di cui all'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, assorbe il reato di sostituzione di persona, di cui all'art. 494 c.p., ogni qual volta la sostituzione contestata sia stata...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21531 del 3 giugno 2002
«Non è configurabile il concorso formale fra l'ipotesi di reato di cui all'art. 494 c.p., consistente nell'attribuirsi falsamente una qualità da cui la legge fa derivare taluni effetti giuridici, e l'ipotesi di furto aggravato di cui all'art. 625...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3645 del 19 marzo 1999
«La falsa attribuzione della qualità di esercente una professione integra il reato di sostituzione di persona atteso che la legge ricollega a detta qualità gli effetti giuridici tipici della corrispondente professione intellettuale. Non è...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12753 del 3 dicembre 1998
«L'esibizione di una paletta della Polizia di Stato da parte di un soggetto estraneo a tale amministrazione allo scopo di evitare la contestazione di sosta del proprio veicolo in zona vietata, integra il reato di cui all'art. 494 c.p. e non quello...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7712 del 19 febbraio 2015
«Integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un P.U. sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 495 cod. pen.) la condotta di colui che rende molteplici dichiarazioni, tutte fra loro diverse, in ordine alle proprie...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5622 del 5 febbraio 2015
«Integra il reato di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale di cui all'art. 495 cod. pen., la condotta di chi fornisce false generalità alla polizia ferroviaria all'atto della redazione di un verbale di identificazione, in quanto tali...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30192 del 12 luglio 2013
«In tema di falsità personali, la nozione di "altra qualità della propria o altrui persona", cui si riferisce la norma dell'art. 495 cod. pen., comprende soltanto le indicazioni che concorrono a stabilire le condizioni della persona, ad individuare...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10938 del 16 marzo 2011
«In tema di false attestazioni di generalità, una volta che l'indicazione di generalità false risulti accertata quanto meno per taluna delle occasioni oggetto di contestazione, l'incertezza sul "tempus commissi delicti" rileva solo ai fini della...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34894 del 27 settembre 2010
«Integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un P.U. sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 495 c.p.) la condotta di colui che renda molteplici dichiarazioni, tutte fra loro diverse, in merito alle proprie...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24699 del 31 maggio 2004
«È configurabile il reato di cui all'art. 495 c.p. nella condotta di chi, in sede di formazione di un atto pubblico di compravendita immobiliare, attesti falsamente al notaio rogante di essere coniugato in regime di separazione dei beni, nulla...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30809 del 22 luglio 2003
«In tema di falsa dichiarazione o attestazione circa l'identità o qualità propria della persona, destinata ad essere riportata in un atto pubblico, va esclusa la sussistenza del reato di cui all'art. 495 c.p., nei suoi profili materiali, quando il...»