Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23335 del 28 gennaio 2021

(6 massime)

(massima n. 1)

In tema di associazione per delinquere, l'esistenza di scopi personali diversi e contrapposti tra i singoli associati, operanti nell'ambito di strutture imprenditoriali autonome e concorrenti, non č ostativa al riconoscimento del vincolo associativo, ove tali divergenze trovino composizione in un progetto generale, da realizzare mediante le attivitā delittuose, finalizzato a perseguire un utile da ripartire tra le diverse imprese.

(massima n. 2)

Ricorre la circostanza aggravante di cui all'art. 416-bis.1 cod. pen., nella forma dell'agevolazione mafiosa, quando la continuativa erogazione di danaro a una consorteria di tal tipo da parte di un imprenditore sia finalizzata a ottenere "protezione" e sostegno nell'acquisizione di commesse economiche. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto configurabile la circostanza in relazione al reato previsto dall'art. 2 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, essendo questo finalizzato a procurare, in modo occulto, la provvista necessaria all'anzidetta erogazione).

(massima n. 3)

Integra il reato previsto dall'art. 512-bis cod. pen. l'acquisizione della titolaritā di fatto di parte delle quote societarie di un terzo, che, pertanto, rimane titolare effettivo per una frazione della partecipazione e diviene soggetto interposto per altra frazione di essa.

(massima n. 4)

In tema di riabilitazione, il termine entro il quale deve verificarsi il fatto determinativo della revoca dell'ordinanza dichiarativa della causa di estinzione della pena decorre dalla data di irrevocabilitā di tale provvedimento, che si verifica al decorso del termine di quindici giorni dalla sua comunicazione o notificazione alle parti.

(massima n. 5)

Integra il delitto di corruzione per il compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio la condotta del pubblico agente che accetti un'indebita utilitā a fronte del compimento di un atto discrezionale, ove sia accertata la pregiudiziale rinunzia alla comparazione di tutti i possibili interessi sottesi allo svolgimento dell'azione amministrativa.

(massima n. 6)

In tema di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, per la cui configurabilitā č richiesto il dolo specifico, č ammissibile il concorso nel reato di chi abbia agito con dolo eventuale, in quanto la struttura di quest'ultimo si caratterizza per un contenuto rappresentativo e volitivo tali da includere, con effettivitā e concretezza, anche la specifica finalitā richiesta ai fini dell'integrazione del reato.

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