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Articolo 57 bis Codice Penale

(R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398)

[Aggiornato al 04/04/2024]

Reati commessi col mezzo della stampa non periodica

Dispositivo dell'art. 57 bis Codice Penale

Fonti → Codice Penale → LIBRO PRIMO - Dei reati in generale → Titolo III - Del reato → Capo I - Del reato consumato e tentato

Nel caso di stampa non periodica, le disposizioni di cui al precedente articolo si applicano all'editore, se l'autore della pubblicazione è ignoto o non imputabile, ovvero allo stampatore, se l'editore non è indicato o non è imputabile(1)(2).

Art. precedenteprec. Art. successivosucc.

Note

(1) Le responsabilità cui si riferisce la norma ovvero quelle dell'editore o dello stampatore sono da considerarsi entrambe di carattere sussidiario, rispetto alla previsione dell'art. 57 del c.p., e come questa anche di natura colposa.
(2) La norma ha assunto l'attuale configurazione successivamente all'intervento riformatore operato con l. 4 marzo 1953, n. 127 (art.1).

Ratio Legis

Risponde la norma alla medesima ratio prevista dall'articolo precedente (art. 57 del c.p.), ovvero il il riconoscimento, in questo caso in capo all'editore e allo stampatore, di una peculiare posizione di garanzia relativa allo scritto dagli stessi pubblicato, quale limite al principio di libertà di stampa.

Spiegazione dell'art. 57 bis Codice Penale

Tale norma rappresenta una ipotesi di responsabilità sussidiaria e suppletiva per l'editore o lo stampatore nei casi in cui rimanga ignoto l'autore della pubblicazione, oppure sia non imputabile.

La previsione di tale norma risponde chiaramente all'esigenza di non lasciare impuniti i reati commessi a mezzo stampa, anche non periodica, quando non sia possibile risalire a colui che ha curato la pubblicazione dello scritto ovvero questo non sia imputabile.

Si tratta in definitiva di una norma di chiusura, la quale prevede il medesimo tipo di responsabilità colposa per omesso controllo di cui all'art. 57, cui si rimanda per un'analisi più approfondita.

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