Brocardi.it - L'avvocato in un click! CHI SIAMO   CONSULENZA LEGALE
Ordinamento penitenziario -

Rimedi italiani contro il sovraffollamento delle carceri

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Cagliari
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Lo scopo principale del seguente lavoro è quello di osservare l'evoluzione storica del fenomeno legato al sovraffollamento delle carceri italiane fino alla sentenza della CEDU del gennaio 2013, che ha posto in essere una condanna nei confronti dell'Italia, a causa delle condizioni nelle quali versano i suoi istituti penitenziari. In particolare, nel primo capitolo, verranno illustrati i problemi legati al suddetto fenomeno, comprensivi di dati statistici e di possibili soluzioni future (legate, per esempio, alla possibilità di incrementare lo strumento del lavoro di pubblica utilità come attività rieducativa per i detenuti), e verranno definiti i principi legati al divieto di trattamenti inumani e degradanti, e al divieto di tortura. Verrà poi analizzata la sentenza " Torreggiani" della CEDU, per quanto concerne, in particolare, agli obblighi che ne sono derivati nei confronti del nostro Paese, ai fini di arginare il sovraffollamento e limitare le violazioni dei diritti umani che da questo scaturivano. Nel secondo e ultimo capitolo verranno invece analizzati i rimedi posti in essere dall'Italia per rispettare i parametri sanciti dalla sentenza sopra citata, oltre che gli istituti delle misure alternative alla detenzione, i provvedimenti di clemenza e la riforma delle misure cautelari personali. Tutti i precedenti istituti hanno come scopo principale quello di operare un argine alla sanzione detentiva in carcere, andando quindi a costituire un efficace metodo deflattivo volto a contrastare il sovrabbondante numero di detenuti reclusi all'interno degli istituti di pena. Quanto ai rimedi (introdotti dal Legislatore all'interno degli articoli 35 bis e ter dell'ordinamento penitenziario) essi possono essere preventivi (se intervengono per eliminare le violazioni dei diritti umani in atto), oppure compensativi (volti ad operare uno sconto di pena, o un risarcimento di tipo pecuniario a causa della detenzione inumana e degradante). Il lavoro è integrato da citazioni e collegamenti con opere e riflessioni di autorevole dottrina, unite al costante riferimento alle pronunce giurisprudenziali in materia (specialmente della Corte Costituzionale e delle Cassazione). L'obiettivo finale è operare un'analisi critica di un fenomeno complesso e al contempo ancora attuale, radicato nella cultura italiana, cercando di sottolineare l'importanza della ricerca di soluzioni definitive al problema.

Indice (COMPLETO)Apri

Bibliografia (ESTRATTO)Apri

Tesi (ESTRATTO)Apri

Parole chiave

Acquista questa tesi
Inserisci il tuo indirizzo email: