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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1109 del 24 gennaio 2003
«In materia di disciplina delle spese nel caso di estinzione del processo esecutivo, l'art. 632, primo comma, c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 12, legge n. 302 del 1998, nella parte in cui prevede che il giudice dell'esecuzione, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24330 del 18 novembre 2011
«Agli effetti dell'art. 1186 c.c., la possibilità per il creditore di esigere immediatamente la prestazione, quantunque sia stabilito un termine a favore del debitore, non postula il conseguimento di una preventiva pronuncia giudiziale, né la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16390 del 27 luglio 2011
«Presupposto del processo di esecuzione civile è l'esistenza di un titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile, senza che possano venire in considerazione profili cognitori per l'accertamento dell'esistenza di un'obbligazione, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 567 del 25 gennaio 1979
«Nel procedimento monitorio avente per oggetto la consegna di una cosa mobile non può non comprendersi il caso in cui la cosa mobile determinata, di cui si chiede la consegna, sia una chiave (nella specie, di accesso ad un terrazzo), poiché il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3820 del 14 dicembre 1978
«È pienamente ammissibile la domanda, proposta nelle forme del ricorso per ingiunzione, con la quale venga esercitata un'azione di carattere personale avente ad oggetto la restituzione di una cosa in quanto l'art. 633 c.p.c., nel riferirsi alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20759 del 3 ottobre 2007
«Qualora alla data di notificazione di un decreto ingiuntivo sia pendente, davanti ad altro giudice, una diversa domanda la cui causa petendi sia (in tutto o in parte) identica a quella della domanda proposta nel procedimento monitorio, e nel cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4636 del 16 ottobre 1978
«La pendenza di un giudizio diretto all'accertamento negativo di un credito non costituisce ragione di improponibilità del ricorso per decreto ingiuntivo, per il riconoscimento ed il pagamento del credito medesimo, ma può soltanto comportare, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1852 del 22 maggio 1976
«Poiché nel procedimento per arbitrato rituale non è prevista l'emanazione di provvedimenti monitori, il giudice ordinario, che ne sia richiesto, può emettere decreto ingiuntivo anche in ordine a rapporto oggetto di clausola compromissoria. Questa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2816 del 5 febbraio 2011
«La sentenza di condanna del datore di lavoro al pagamento di un determinato numero di mensilità di retribuzione ovvero di quanto dovuto al lavoratore a seguito del riconoscimento dell'illegittimità del licenziamento costituisce valido titolo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17396 del 17 novembre 2003
«Con l'ingiunzione di pagamento non è possibile richiedere il risarcimento, ai sensi dell'art. 1224, secondo comma, c.c., del maggior danno derivato dal ritardo nell'adempimento, ma qualora si tratti di crediti di lavoro il creditore può domandare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 595 del 17 gennaio 2001
«La sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, dichiarativa dell'illegittimità del licenziamento, ancorché non contenente nel dispositivo l'indicazione delle mensilità spettanti a titolo di indennità sostitutiva ex art. 18 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12040 del 19 dicembre 1990
«In tema di violazioni in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie, l'obbligo di rispettare le forme previste dal primo comma dell'art. 18 della L. 24 novembre 1981, n. 689 (modifiche al sistema penale) sussiste, ai sensi dell'art. 35,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4722 del 29 aprile 1991
«L'ordinanza con la quale il presidente del tribunale dà, ai sensi dell'art. 708 c.p.c. i provvedimenti temporanei ed urgenti di contenuto economico nell'interesse dei coniugi e della prole, non costituisce titolo per la pronuncia di ingiunzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 577 del 13 gennaio 2005
«Il locatore il quale abbia ottenuto sentenza di determinazione d'equo canone legittimamente può sulla base della medesima chiedere ingiunzione di pagamento della differenza tra tale canone e quello convenuto o pagato, rimanendo riservata alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3076 del 6 settembre 1969
«La parte che abbia eseguito un pagamento per merce non acquistata e restituita al mittente, può chiedere l'emissione di decreto ingiuntivo per la restituzione della somma pagata, senza l'obbligo di offrire elementi atti a far presumere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2112 del 24 giugno 1968
«Al fine di ottenere l'emanazione del decreto ingiuntivo in tema di contratti con prestazioni corrispettive l'istante non è tenuto a fornire una duplice completa dimostrazione, quella cioè dell'esistenza dell'obbligazione di cui si invoca il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1735 del 28 gennaio 2005
«La norma dell'art. 633, ultimo comma, c.p.c. (testo originario, anteriormente all'abrogazione di cui al D.L.vo n. 231 del 2002), la quale dispone che non può essere emesso decreto ingiuntivo qualora questo debba essere notificato all'estero, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9094 del 5 luglio 2001
«L'art. 633 c.p.c., il quale prevede una condizione di ammissibilità del ricorso per ingiunzione disponendo che la stessa non può essere emessa se la notificazione all'intimato del relativo decreto deve avvenire fuori del territorio dello Stato,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3271 del 27 marzo 1998
«La nullità del decreto ingiuntivo, non rilevabile d'ufficio, per essere stato emesso in violazione dell'art. 633 c.p.c. allorché la notificazione all'intimato debba avvenire fuori dalla Repubblica, può essere denunciata soltanto con l'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20843 del 11 settembre 2013
«Al fine di ottenere l'emissione del decreto ingiuntivo in tema di contratti con prestazioni corrispettive, l'istante non è tenuto a fornire la duplice completa dimostrazione dell'esistenza dell'obbligazione di cui invoca il soddisfacimento e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8915 del 4 giugno 2003
«Nessuna preclusione si pone alla possibilità, per il creditore il quale disponga di una sentenza di condanna «generica» alla prestazione, di utilizzare la sentenza stessa quale atto scritto idoneo (nel concorso con altri elementi documentali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6879 del 23 luglio 1994
«La prova scritta richiesta dall'art. 633 c.p.c. per l'emissione del decreto ingiuntivo può essere costituita da qualsiasi documento, ancorché privo di efficacia probatoria assoluta (quale, avuto riguardo alla sua formulazione unilaterale, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 615 del 27 gennaio 1979
«Poiché la prova scritta, ai sensi dell'art. 634 c.p.c., posta a fondamento del ricorso per decreto ingiuntivo, costituisce, di regola, nel giudizio di cognizione successivo all'opposizione dell'ingiunto, un mero indizio, nel caso di contestazione...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3150 del 13 luglio 1977
«La prova richiesta dalla legge per l'emissione del decreto ingiuntivo è quella che dei fatti costitutivi del vantato diritto può trarsi da qualsiasi documento degno di fede quanto all'autenticità, onde una simile prova può anche non avere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12169 del 15 settembre 2000
«Le risultanze dell'estratto di conto corrente allegate a sostegno della domanda di pagamento del saldi legittimano l'emissione di decreto ingiuntivo e, nell'eventuale giudizio di opposizione, hanno efficacia fino a prova contraria, potendo essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6707 del 18 luglio 1994
«Ai sensi dell'art. 102 della legge bancaria 7 marzo 1938, n. 141 il valore probatorio dell'«estratto dei saldaconti» è limitato al procedimento monitorio, esonerando l'istituto di emissione nonché le banche di interesse nazionale e le Casse di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 6 dicembre 1982
«L'estratto di una scrittura contabile ancorché non soggetta obbligatoriamente a bollatura e vidimazione (nella specie, estratto di conto corrente presso una banca privata), integra prova scritta al fine dell'emanazione di decreto ingiuntivo, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2336 del 12 aprile 1980
«L'art. 102 della legge bancaria (R.D.L. 12 marzo 1936, n. 375) il quale accorda gli istituti ivi previsti la possibilità di chiedere il decreto ingiuntivo anche in base all'estratto dei loro saldaconti, certificato conforme alle scritture...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 740 del 24 gennaio 2000
«La fattura prodotta dall'imprenditore nei confronti del cliente relativa alla fornitura di pezzi di ricambio ha valore, ai fini dell'emissione di un decreto ingiuntivo, solo con riferimento al credito vantato per detta fornitura, non rivestendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3090 del 28 maggio 1979
«Le fatture commerciali, pur essendo prove idonee ai fini dell'emissione del decreto ingiuntivo, hanno tale valore esclusivamente nella fase monitoria del procedimento, mentre nel giudizio di opposizione all'ingiunzione, come in ogni altro giudizio...»