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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 477 del 13 gennaio 2006
«Nel giudizio di cassazione, la morte dell'unico difensore, avvenuta dopo il deposito del ricorso e prima dell'udienza di discussione, ed attestata dalla relata di notifica dell'avviso di udienza, determina la necessità di rinviare a nuovo ruolo la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9232 del 25 giugno 2002
«L'irregolarità della comunicazione, all'avvocato della parte, dell'avviso dell'udienza di discussione dinanzi alla Corte di cassazione è sanata dalla partecipazione del difensore alla discussione senza nulla eccepire.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 953 del 1 febbraio 1991
«Con riguardo al procedimento di cassazione, l'obbligo del cancelliere di dare comunicazione dell'udienza di discussione, a norma e nel termine previsto dall'art. 377 secondo comma, c.p.c., sussiste nei soli confronti delle parti che, alla data del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1861 del 8 marzo 1990
«Con riguardo al giudizio di cassazione l'art. 377 c.p.c., nel prevedere che il cancelliere dia comunicazione della udienza o dell'adunanza in camera di consiglio agli avvocati delle parti almeno venti giorni prima, non prescrive che il detto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27964 del 21 dicembre 2011
«Nel giudizio di cassazione, non sono ammissibili scritti difensivi consegnati dalle parti al cancelliere nel giorno fissato per l'udienza e prima dell'inizio della stessa, denominati "note di udienza", non potendo essere né equiparati a memorie di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12381 del 27 maggio 2009
«Nel giudizio di cassazione è inammissibile il deposito di memorie ex art. 378 c.p.c., prima dell'udienza di discussione, da parte dell'intimato che si sia costituito oltre il termine fissato nell'art. 370, primo comma, c.p.c. e non abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14277 del 20 giugno 2006
«La mancanza di una o più pagine nel ricorso per cassazione comporta la inammissibilità di questo nel caso e nei limiti in cui tale mancanza impedisca la completa conversione delle ragioni addotte dal ricorrente a sostegno dell'impugnazione, senza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9069 del 6 giugno 2003
«Gli effetti di una pronuncia di illegittimità costituzionale, sopravvenuta in corso di causa, non possono essere dedotti per la prima volta con la memoria difensiva per il giudizio di cassazione, depositata ai sensi dell'art. 378 c.p.c., atteso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5575 del 23 giugno 1997
«La nullità della sentenza d'appello (derivante nella specie dall'essere stata emessa nonostante il decesso, in corso di causa, dell'unico procuratore delle parti) non può essere rilevata d'ufficio in sede di legittimità né essere ivi utilmente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4445 del 19 maggio 1997
«Nel giudizio di legittimità, con le memorie di cui all'art. 378 c.p.c., destinate esclusivamente ad illustrare ed a chiarire i motivi della impugnazione ovvero alla confutazione delle tesi avversarie, non possono essere dedotte nuove censure né...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 710 del 21 gennaio 1995
«La memoria difensiva non rientra tra gli atti mediante i quali può essere effettuata la costituzione nel giudizio di cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 522 del 19 gennaio 1991
«La responsabilità aggravata, ai sensi dell'art. 96 primo comma c.p.c., per il pretestuoso esperimento del ricorso per cassazione od anche del ricorso per regolamento di giurisdizione (responsabilità configurabile pure quando la contesa non investa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1173 del 17 febbraio 1990
«La domanda di risarcimento dei danni, ai sensi dell'art. 96 c.p.c., per responsabilità processuale aggravata, che venga proposta in relazione all'esperimento da parte dell'avversario di regolamento preventivo di giurisdizione a meri fini dilatori,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 112 del 11 gennaio 1986
«Poiché nel procedimento civile in cassazione non è consentito proporre motivi aggiunti o formulare per la prima volta censure per le memorie di cui all'art. 378 c.p.c. — la funzione delle quali è soltanto quella di chiarire le ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1915 del 22 aprile 1978
«La nullità della sentenza di secondo grado la quale, dopo aver dichiarato che il giudice ordinario ha sulla causa la giurisdizione negata dal primo giudice, pronunci nel merito senza rimettere le parti davanti al primo giudice, può essere fatta...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3301 del 10 ottobre 1953
«Le questioni sulla legittimazione ad agire, essendo rilevabili di ufficio in ogni stato e grado, possono essere dedotte per la prima volta in una memoria davanti alla Corte di cassazione.»
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Cassazione civile, sentenza n. 1117 del 16 luglio 1947
«La nullità derivante da vizi relativi alla costituzione del giudice è rilevabile anche d'ufficio, e, come tale, in caso di ricorso per cassazione, può essere denunciata con la memoria per l'udienza, se non abbia formato oggetto di motivo di ricorso.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1926 del 23 febbraio 1998
«Nel giudizio di legittimità, ai fini del computo del termine di cinque giorni prima dell'udienza, concesso alle parti dall'art. 378 c.p.c. per la presentazione di memorie, il giorno dell'udienza assume il valore del momento iniziale e resta fuori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10797 del 4 novembre 1997
«La sostituzione dell'originario disposto normativo di cui all'art. 190 c.p.c. (che prevedeva, per la comunicazione delle comparse conclusionali e delle memorie di replica, i termini di dieci e cinque giorni «liberi» prima dell'udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4524 del 19 maggio 1990
«Anche per il termine previsto dall'art. 378 c.p.c., per il deposito delle memorie difensive nel giudizio di cassazione, trova applicazione la sospensione nel periodo feriale a norma della L. n. 742 del 1969.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19347 del 4 ottobre 2005
«In tema di responsabilità disciplinare del magistrato, ove il ricorso avverso la sentenza disciplinare del CSM sia proposto dal magistrato al quale sia stata irrogata la sanzione disciplinare, è irrilevante la questione di legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11140 del 17 luglio 2003
«È manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 24 e 111 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 379 c.p.c., là dove, in merito all'ordine di intervento nella discussione nell'udienza del giudizio di cassazione avverso la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4891 del 14 aprile 2000
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, in riferimento dell'art. 24 Cost., dell'art. 379 c.p.c. nella parte in cui prevede che il P.M. sia abilitato a discutere per ultimo, senza aver preventivamente rassegnato le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 949 del 5 febbraio 1996
«È manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità dell'art. 379 c.p.c. — secondo il quale nella discussione avanti alle Sezioni unite in sede di impugnazione delle sentenze disciplinari del CSM il pubblico ministero ha la parola per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10578 del 5 novembre 1990
«Con riguardo al giudizio di cassazione, la norma dell'art. 379, terzo comma, c.p.c., che attribuisce al pubblico ministero il diritto di esporre le sue motivate conclusioni dopo l'esposizione delle difese delle parti, manifestamente non è in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3815 del 24 febbraio 2005
«Nell'udienza di discussione dinanzi alla Corte di Cassazione, le brevi osservazioni per iscritto sulle conclusioni del P.M., che gli avvocati delle parti possono presentare nella stessa udienza ai sensi dell'art. 379 c.p.c., non possono assumere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10576 del 4 luglio 2003
«È inammissibile il documento presentato dalla difesa di parte ricorrente in cassazione, dopo la chiusura della discussione, che, seppure occasionalmente dettato dalle conclusioni del pubblico ministero, contenga deduzioni difensive, che la parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14604 del 20 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, in riferimento all'art. 24 Cost., dell'art. 379, ultimo comma, c.p.c., nella parte in cui consente agli avvocati delle parti di replicare alle conclusioni del pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15426 del 4 dicembre 2000
«L'art. 379, ultimo comma, c.p.c. consente agli avvocati delle parti di presentare in udienza esclusivamente brevi osservazioni scritte sulle conclusioni del pubblico ministero; non è, quindi, ammissibile la presentazione in udienza di documenti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14807 del 15 novembre 2000
«La possibilità di presentare alla Corte di cassazione brevi osservazioni scritte sulle conclusioni rassegnate dal P.G. all'esito della discussione dei difensori (art. 379, comma quarto c.p.c.) vale a garantire che il diritto di difesa delle parti...»