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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10900 del 5 maggio 2010
«La sentenza emessa in primo grado nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento, ai sensi degli art. 18 e 19 della legge fall. (nel testo previgente, applicabile "ratione temporis"), dallo stesso collegio che ha provveduto alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12410 del 19 settembre 2000
«Non è affetta da nullità la decisione sulla opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento cui abbia partecipato un giudice già componente il collegio decidente sulla dichiarazione del medesimo fallimento, giacché l'attuazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22546 del 5 novembre 2010
«Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, quanto ai procedimenti in cui trova applicazione la riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, che ha modificato l'art. 18 legge fall., ridenominando tale mezzo come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22110 del 28 ottobre 2010
«Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, quanto ai procedimenti in cui trova applicazione la riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, che ha modificato l'art. 18 legge fall., ridenominando tale mezzo come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5215 del 27 febbraio 2008
«Nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento, la verifica, ex art. 5 legge fall., dello stato d'insolvenza dell'imprenditore commerciale esige la prova di una situazione d'impotenza, strutturale e non soltanto transitoria, a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16356 del 20 agosto 2004
«In tema di giudizio di opposizione alla sentenza di fallimento, l'eccezione di non assoggettabilità a fallimento dell'impresa in ragione della sua natura artigiana non è suscettibile di essere rilevata d'ufficio. Infatti, un tale giudizio, se...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16300 del 24 luglio 2007
«Ai fini della liquidazione dei diritti e degli onorari spettanti al difensore in sede di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento, il valore della causa, da determinarsi sulla base della domanda ex art. 10 c.p.c., non va desunto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10383 del 22 ottobre 1997
«In considerazione dell'essenza e della finalità della procedura concorsuale, gli effetti della sentenza dichiarativa di fallimento (la cui immediata esecutività — disposta dall'art. 16, comma terzo, L. fall. — corrisponde alla funzione che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23506 del 19 novembre 2010
«Nei procedimenti per la dichiarazione di fallimento pendenti alla data di entrata in vigore della riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, al ricorso per cassazione avverso la sentenza della corte d'appello, depositata successivamente al 1...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22545 del 5 novembre 2010
«Nei procedimenti per la dichiarazione di fallimento pendenti alla data di entrata in vigore della riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, le disposizioni della normativa riformata trovano applicazione immediata, ai sensi dell'art. 22 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6705 del 19 marzo 2010
«Nei procedimenti per la dichiarazione di fallimento pendenti alla data di entrata in vigore della riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, le disposizioni della normativa riformata trovano applicazione immediata, ai sensi dell'art. 22 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23043 del 30 ottobre 2009
«Nei procedimenti per la dichiarazione di fallimento pendenti alla data di entrata in vigore della riforma di cui al D.L.vo n. 169 del 2007, le disposizioni della normativa riformata trovano applicazione immediata, ai sensi dell'art. 22 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7471 del 20 marzo 2008
«In tema di impugnativa avverso la sentenza dichiarativa di fallimento depositata in data successiva all'entrata in vigore del D.L.vo n. 5 del 2006 (cioè dopo il 16 luglio 2006), ma su ricorso depositato anteriormente, trova applicazione la nuova...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46622 del 15 dicembre 2011
«In materia di reati concernenti le armi, il concetto giuridico di detenzione, che si identifica in una generica disponibilità della cosa, prescinde da qualunque considerazione temporale e dalla possibilità di un utilizzo immediato. (Fattispecie di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44626 del 29 novembre 2007
«Sono munizioni da guerra i bossoli per armi da guerra di cui sia accertata concretamente l'idoneità al reimpiego per cartucce da utilizzare in arma da guerra, né tale qualificazione è esclusa con riferimento ai bossoli già esplosi perché, data la...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 39539 del 8 ottobre 2004
«Integra gli estremi del reato di cui all'art. 697 c.p. (detenzione abusiva di armi), la detenzione di cartucce cal. 6,35 e cartucce a pallini cal. 12 marca Winchester, senza averne fatto denunzia all'Autorità; non ricorre, infatti, in tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46197 del 2 dicembre 2003
«In materia di armi bianche, un coltello a serramanico non a scatto, con lama pieghevole azionabile con manovra manuale, non rientra nella categoria delle armi proprie, la cui detenzione è punita ai sensi dell'art. 697 c.p., ma è qualificabile come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33453 del 7 settembre 2001
«In tema di armi antiche, non possono essere considerate tali quelle che, per quanto fabbricate anteriormente al 1890, risultino successivamente modificate così da assumere i requisiti che per l'art. 2 della legge 18 aprile 1975, n. 110,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2374 del 12 marzo 1997
«Il comma secondo dell'art. 1 della legge 18 aprile 1975, n. 110 qualifica come tipo guerra quelle armi che, pur non avendo le caratteristiche indicate nel primo comma, possono essere usate con lo stesso munizionamento delle armi da guerra. La...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1279 del 12 aprile 1994
«Non è inquadrabile nell'ambito delle previsioni di cui all'art. 697 c.p. la detenzione di una pistola «scacciacani» giacché o tale oggetto è da considerare arma in senso tecnico-giuridico, ai sensi, in particolare, dell'art. 2, terzo comma, prima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9711 del 8 ottobre 1992
«In tema di detenzione abusiva di munizioni, poiché le pistole Beretta cal. 9, mod. 84F e mod. 34 sono state iscritte nel catalogo ufficiale delle armi comuni da sparo mentre altre armi corte dello stesso calibro non sono state iscritte in detto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6914 del 11 giugno 1992
«La deroga apportata dalla normativa speciale in materia di armi alle violazioni previste dal codice penale non investe anche la detenzione delle munizioni per armi comuni da sparo che continua a rientrare nella previsione dell'art. 697 c.p., la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2548 del 22 febbraio 1990
«In tema di armi da guerra, sia dal contesto letterale dell'art. 1 della L. 18 aprile 1975, n. 110 sia dalla ratio legis mirante alla salvaguardia delle libertà primarie pubbliche e private e alla difesa delle istituzioni democratiche, si desume un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3159 del 25 febbraio 1989
«L'unico criterio valido per stabilire se munizioni, utilizzabili indifferentemente sia per armi da guerra che per armi catalogate armi comuni da sparo possano o meno qualificarsi munizioni da guerra occorre far riferimento, non esistendo alcun...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7949 del 8 agosto 1986
«La detenzione ed il porto di coltello a serramanico a scatto, che è un'arma propria, essendo la sua destinazione naturale l'offesa alla persona, configurano i reati di cui agli artt. 697 e 699, comma secondo, c.p. e non già l'ipotesi di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2902 del 12 aprile 1986
«Deve ritenersi la detenzione abusiva di un'arma ogni volta che tra l'agente e l'arma stessa risulti sussistere una relazione di fatto che consenta la disponibilità dell'arma e ciò indipendente da un rapporto materiale o spaziale tra l'agente e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4757 del 7 febbraio 2012
«La detenzione abusiva di proiettili integra la contravvenzione prevista dall'art. 697 c.p., con conseguente esclusione di quella prevista dall'art. 650 c.p., posto che quest'ultima norma, essendo di natura sussidiaria, trova applicazione solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3601 del 10 novembre 1992
«L'ignoranza dovuta ad errore nell'interpretazione della norma penale non può essere considerata inevitabile quando tale interpretazione sia tutt'altro che confusa e caotica, non sia oggetto di particolari difficoltà e l'errore circa l'esistenza e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2549 del 28 marzo 1986
«Nel concorso di persone nel reato, al fine dell'affermazione di responsabilità, le singole azioni perdono la loro individualità e, costituendo un fatto, materialmente e psicologicamente unitario, appartengono a tutti e a ciascuno dei partecipanti....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11490 del 23 ottobre 1986
«Il reato di detenzione illegale di armi ha carattere permanente e si esaurisce o in virtù di un atto volontario del soggetto agente (con la consegna dell'arma o la presentazione della denuncia) ovvero per un fatto o intervento esterno (come la...»