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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 11629 del 11 maggio 2017
«In tema di procedimento tributario, – come in quello civile, non sussistendo sul punto preclusione di compatibilità – l’applicazione del principio “iura novit curia” fa salva la possibilità-doverosità per il giudice di dare una diversa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22256 del 25 settembre 2017
«Le sentenze del giudice di pace pronunciate secondo equità possono, ai sensi dell'art. 339, comma 3 c.p.c., soltanto formare oggetto di ricorso per cassazione e sono, pertanto, inappellabili. L'inammissibilità dell'appello, attenendo ai...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 30744 del 21 dicembre 2017
«L’onere di contestazione per la parte attiene alle circostanze di fatto e non anche alla loro componente valutativa, che è sottratta al principio di non contestazione, sicché non sussiste alcun onere di contestazione con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22055 del 22 settembre 2017
«Il principio di non contestazione non opera in difetto di specifica allegazione dei fatti che dovrebbero essere contestati, né tale specificità può essere desunta dall'esame dei documenti prodotti dalla parte, atteso che l'onere di contestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5067 del 28 febbraio 2017
«Il principio di non contestazione di cui all’art. 115 c.p.c., sintetizzando una tecnica di semplificazione della prova dei fatti dedotti che ha dignità di regola generale, si applica anche al procedimento per dichiarazione di fallimento.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5530 del 6 marzo 2017
«Il ricorso alle nozioni di comune esperienza (fatto notorio), ex art. 115, comma 2, c.p.c., deve essere riferito ad eventi di carattere generale ed obiettivo che, proprio perché tali (come, ad esempio, la svalutazione monetaria, oppure un evento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23940 del 12 ottobre 2017
«In tema di valutazione delle prove, il principio del libero convincimento, posto a fondamento degli artt. 115 e 116 c.p.c., opera interamente sul piano dell'apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità, sicché la denuncia della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 16467 del 4 luglio 2017
«La valutazione delle risultanze delle prove ed il giudizio sull’attendibilità dei testi, come la scelta, tra le varie risultanze probatorie, di quelle ritenute più idonee a sorreggere la motivazione, involgono apprezzamenti di fatto riservati al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4908 del 27 febbraio 2017
«Le dichiarazioni contenute nella comparsa di risposta, contenenti affermazioni relative a fatti sfavorevoli al proprio rappresentato e favorevoli all'altra parte, non hanno efficacia di confessione ma possono soltanto fornire elementi indiziari...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2148 del 27 gennaio 2017
«Integrando l'inosservanza dell'ordine di esibizione di documenti un comportamento dal quale il giudice può, nell'esercizio di poteri discrezionali, desumere argomenti di prova ex art. 116, comma 2, c.p.c., non è censurabile in sede di legittimità,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 29146 del 6 dicembre 2017
«In tema di responsabilità civile da sinistro stradale, la sottoscrizione da parte di entrambi i conducenti della constatazione amichevole d'incidente, come già previsto dall'art. 5 della L. n. 39 del 1977 e ribadito dall'art. 143, comma 2, del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8603 del 3 aprile 2017
«Nei poteri del giudice in tema di disponibilità e valutazione delle prove rientra quello di fondare il proprio convincimento su accertamenti compiuti in altri giudizi fra le stesse od anche fra altre parti, quando i risultati siano acquisiti nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24976 del 23 ottobre 2017
«Le dichiarazioni scritte, provenienti da terzi estranei alla lite su fatti rilevanti, non possono esplicare efficacia probatoria nel giudizio se non siano convalidate attraverso la testimonianza ammessa ed assunta nei modi di legge ma possono...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14338 del 8 giugno 2017
«L’atto introduttivo del giudizio redatto in formato elettronico e privo di firma digitale è nullo, poiché detta firma è equiparata dal d.lgs. n. 82 del 2005 alla sottoscrizione autografa, che costituisce, ai sensi dell’art. 125 c.p.c., requisito...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 24600 del 18 ottobre 2017
«Nell'ordinario giudizio di cognizione, l'esatto contenuto della sentenza va individuato non alla stregua del solo dispositivo, bensì integrando questo con la motivazione, nella parte in cui la medesima riveli l'effettiva volontà del giudice. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 22022 del 21 settembre 2017
«Deve considerarsi nulla la sentenza di appello motivata "per relationem" alla sentenza di primo grado, qualora la laconicità della motivazione non consenta di appurare che alla condivisione della decisione di prime cure il giudice d'appello sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 19956 del 10 agosto 2017
«Sussiste il vizio di nullità della sentenza per omessa motivazione allorché essa sia priva dell'esposizione dei motivi in diritto sui quali è basata la decisione. (Nella specie, la motivazione della sentenza pronunciata dalla commissione...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11227 del 9 maggio 2017
«In tema di provvedimenti giudiziali, la motivazione "per relationem" ad un precedente giurisprudenziale esime il giudice dallo sviluppare proprie argomentazioni giuridiche, ma il percorso argomentativo deve comunque consentire di comprendere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7546 del 23 marzo 2017
«La sentenza è "inesistente" per omessa sottoscrizione solo quando questa sia del tutto mancante, con conseguente non riconducibilità dell'atto al giudice, e non anche quando la stessa sia solo insufficiente, come nel caso della sottoscrizione con...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5772 del 7 marzo 2017
«In tema di sottoscrizione della sentenza da parte del giudice, non costituisce motivo di nullità del provvedimento l'illeggibilità della firma, salvo che essa non consista in un segno informe privo di qualsiasi identità, al punto da risolversi in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 21519 del 15 settembre 2017
«Le comunicazioni di cancelleria devono essere eseguite, per i processi cui risulta applicabile la disciplina dell’art. 16 del d.l. n. 179 del 2012, conv., con modif., dalla l. n. 221 del 2012, esclusivamente presso l’indirizzo di posta elettronica...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10102 del 21 aprile 2017
«La legittimazione a presentare istanza di notificazione, ai sensi dell'art. 137 c.p.c., spetta alla parte, la quale può chiederne l'esecuzione sia personalmente che a mezzo di difensore munito di procura, sicchè l'inesistenza della notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 18992 del 31 luglio 2017
«Nella notificazione eseguita ex art. 139, comma 3, c.p.c., l’omessa spedizione della raccomandata prescritta dal comma 4 della medesima disposizione costituisce un vizio dell’attività dell’ufficiale giudiziario che determina, fatti salvi gli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30952 del 27 dicembre 2017
«La notificazione eseguita, ai sensi dell'art. 140 c.p.c., nel luogo di residenza del destinatario risultante dai registri anagrafici, è nulla soltanto nell'ipotesi in cui questi si sia trasferito altrove e il notificante ne abbia conosciuto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19012 del 31 luglio 2017
«L'ordinaria diligenza, alla quale il notificante è tenuto a conformare la propria condotta, per vincere l'ignoranza in cui versi circa la residenza, il domicilio o la dimora del notificando, al fine del legittimo ricorso alle modalità di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8638 del 3 aprile 2017
«In tema di notificazione ex art. 143 c.p.c., l’ufficiale giudiziario, ove non abbia rinvenuto il destinatario nel luogo di residenza risultante dal certificato anagrafico, è tenuto a svolgere ogni ulteriore ricerca ed indagine dandone conto nella...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 15415 del 21 giugno 2017
«Nei confronti dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, trattandosi di Amministrazione Autonoma statale per la quale è previsto il patrocinio obbligatorio dell’Avvocatura dello Stato nelle controversie in cui sia parte, si applica il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 21699 del 19 settembre 2017
«In tema di notificazione alle persone giuridiche, ex art. 145 c.p.c., è applicabile l'art. 46, comma 2, c.p.c., secondo in quale, qualora la sede legale sia diversa da quella effettiva i terzi possono considerare come sede quest'ultima, gravando,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 1248 del 18 gennaio 2017
«In tema di notificazione alle persone giuridiche ex art. 145 c.p.c., l'art. 46 c.c., ai sensi del quale, ove la sede legale sia diversa da quella effettiva, i terzi possono considerare come sede anche quest'ultima, con conseguente validità della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 13954 del 5 giugno 2017
«Ai fini della regolarità della notificazione di atti ad una persona giuridica, ex art. 145 c.p.c., qualora dalla relazione dell'ufficiale giudiziario o postale risulti, nella sede legale o effettiva, la presenza di una persona all’interno dei...»