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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12929 del 31 marzo 2016
«La disciplina di cui all'art. 586 cod. pen. è incompatibile con il riconoscimento della responsabilità a titolo di concorso anomalo ai sensi dell'art. 116 cod. pen., in quanto la morte della vittima, nel primo caso, non è voluta da alcuno dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25552 del 23 maggio 2017
«In tema di responsabilità colposa da sinistri stradali, l'obbligo di moderare adeguatamente la velocità, in relazione alle caratteristiche del veicolo ed alle condizioni ambientali, va inteso nel senso che il conducente deve essere in grado di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38071 del 13 settembre 2016
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, nell'ipotesi di noleggio "a caldo" di macchinari anche il noleggiatore risponde delle conseguenze dannose derivanti dall'inosservanza delle norme antinfortunistiche relative all'utilizzo del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 29721 del 14 giugno 2017
«Il reato di omicidio stradale (art. 589 bis c.p.), introdotto dall'art. 1, comma 1, della legge 23 marzo 2016 n. 41, costituisce una figura autonoma di reato e non una fattispecie circostanziata del comune reato di omicidio colposo, la cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24697 del 14 giugno 2016
«In tema di responsabilità amministrativa degli enti derivante dal reato di lesioni personali aggravate dalla violazione della disciplina antinfortunistica, sussiste l'interesse dell'ente nel caso in cui l'omessa predisposizione dei sistemi di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41671 del 4 ottobre 2016
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio del diritto di critica giudiziaria non deve trasmodare nel dileggio e nella gratuita attribuzione di malafede a chi conduce le indagini, ovvero in condotte lesive della reputazione professionale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24065 del 9 giugno 2016
«Il reato di diffamazione è costituito dall'offesa alla reputazione di una persona determinata e non può essere, quindi, ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33287 del 29 luglio 2016
«Il reato di diffamazione, non consistente nell'attribuzione di un fatto determinato, commesso a mezzo di trasmissione televisiva diffusa in diretta su tutto il territorio nazionale si consuma al momento della percezione del contenuto offensivo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4873 del 1 febbraio 2017
«La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l'uso di una bacheca "facebook" integra un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'art. 595, comma terzo, cod. pen., sotto il profilo dell'offesa arrecata "con qualsiasi altro mezzo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42755 del 10 ottobre 2016
«In tema di diffamazione tramite intervista televisiva diffusa successivamente su rete internet, sussiste la responsabilità penale del giornalista che non manifesti distacco dalle affermazioni dell'intervistato che risultino prive di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41414 del 3 ottobre 2016
«In tema di diffamazione, il divieto di "exceptio veritatis", alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 596, comma primo, cod. pen., non può trovare applicazione qualora l'autore del fatto incriminato abbia agito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33262 del 29 luglio 2016
«L'applicabilità della scriminante di cui all'art. 598, comma primo, cod. pen., presuppone che le espressioni offensive concernono, in modo diretto ed immediato, l'oggetto della controversia, rilevino ai fini delle argomentazioni poste a sostegno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7244 del 24 febbraio 2016
«Ai fini del riconoscimento dell'esimente della provocazione nei delitti contro l'onore, sebbene sia sufficiente che la reazione abbia luogo finchè duri lo stato d'ira suscitato dal fatto provocatorio, non essendo necessaria una reazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11044 del 8 marzo 2017
«Integra il delitto di cui all'art. 600-quater cod. proc. pen. l'accertato possesso di "files" pedopornografici successivamente cancellati dalla memoria accessibile del sistema operativo di personal computer, in quanto l'avvenuta cancellazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24345 del 8 giugno 2015
«Integra il delitto di detenzione di materiale pedopornografico la cancellazione di "files" pedopornografici, "scaricati" da internet, mediante l'allocazione nel "cestino" del sistema operativo del personal computer, in quanto gli stessi restano...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26432 del 24 giugno 2016
«In relazione al delitto di detenzione di materiale pedopornografico, previsto dall'art. 600 quater cod. pen., sebbene non sia ammissibile l'impiego dell'attività di contrasto a mezzo di agente provocatore disciplinata dall'art. 14 della legge 3...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22262 del 9 maggio 2017
«La pena accessoria dell'interdizione perpetua da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate abitualmente da minori, di cui all'art. 600...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 48590 del 17 novembre 2016
«La pena accessoria dell'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela ed alla curatela va disposta, in ordine al reato di cui all'art. 600-quater cod. pen., anche nel caso di applicazione della pena inferiore ai due anni,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13866 del 22 marzo 2017
«In tema di violenza sessuale, la diminuente prevista dall'art. 609-bis, terzo comma, cod. pen. concorre nel giudizio di comparazione di cui all'art. 69 cod. pen.. (In motivazione, la S.C. ha osservato che la partecipazione al giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40663 del 29 settembre 2016
«Il delitto di violenza sessuale concorre con quello di maltrattamenti in famiglia qualora, attesa la diversità dei beni giuridici offesi, le reiterate condotte di abuso sessuale, oltre a cagionare sofferenze psichiche alla vittima, ledano anche la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11559 del 10 marzo 2017
«La condizione di affidamento in custodia del minore, richiesta ai fini della procedibilità d'ufficio del reato di atti sessuali con minorenne, può consistere anche in un affidamento temporaneo od occasionale. (In applicazione del principio, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47980 del 14 novembre 2016
«Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 609-quater cod. pen., è sufficiente il compimento di un atto sessuale con un minorenne, non essendo necessario il coinvolgimento fisico o emotivo di quest'ultimo o la consapevolezza da parte di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 53672 del 16 dicembre 2016
«In tema di reati sessuali, la condotta in danno di persona di età inferiore agli anni sedici, posta in essere dall'ascendente o da altro soggetto con questa in rapporto qualificato (art. 609-quater, comma primo n. 2, cod. pen.), in cambio della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8691 del 22 febbraio 2017
«In tema di reati sessuali, in forza della clausola di riserva prevista dall'art. 609-undecies cod. pen., il reato di adescamento di minori si configura soltanto quando la condotta non integra gli estremi del reato-fine neanche nella forma tentata....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16329 del 20 aprile 2015
«Il delitto di adescamento di minori è punibile, in virtù della clausola di riserva "se il fatto non costituisce più grave reato", solo se non siano ancora configurabili gli estremi del tentativo o della consumazione del reato fine, in quanto,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17794 del 7 aprile 2017
«Integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che occupa il parcheggio riservato ad una specifica persona invalida in ragione del suo "status", impedendone l'accesso, e, quindi, privandola della libertà di determinazione e di azione....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1786 del 16 gennaio 2017
«Ai fini dell'integrazione del delitto di violenza privata (art. 610 cod. pen.) è necessario che la violenza o la minaccia costitutive della fattispecie incriminatrice comportino la perdita o, comunque, la significativa riduzione della libertà di...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 39541 del 23 settembre 2016
«L'espianto di ovociti dall'utero di una donna, realizzato in ambiente ospedaliero contro la sua volontà, da personale medico, configura il delitto di violenza privata e non quello di rapina, in quanto gli ovociti, benché destinati ad essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7404 del 16 febbraio 2017
«Nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona (nella specie, "stalking"), è ammesso il ricorso per cassazione della persona offesa avverso l'ordinanza con cui si dispone la revoca o la sostituzione della misura cautelare coercitiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11994 del 13 marzo 2017
«Non sussiste alcun rapporto riconducibile all'ambito di operatività dell'art. 15 cod. pen. tra il reato di cui all'art. 615 ter cod. pen., che sanziona l'accesso abusivo ad un sistema informatico, e quello di cui all'art. 167 D.Lgs. n. 167 del...»