Cassazione civile Sez. III sentenza n. 10298 del 7 maggio 2007

(1 massima)

(massima n. 1)

In caso di subentro nel contratto di locazione di immobile adibito ad uso non locativo, conseguente alla cessione d'azienda, al cessionario non č consentito l'esercizio dell'azione di risoluzione ovvero di riduzione del canone, previsti dall'art. 1578 c.c. per l'ipotesi che la cosa locata, al momento della consegna, presenti vizi non noti o facilmente riconoscibili che ne diminuiscano in modo apprezzabile l'idoneitā all'uso pattuito per il conduttore, difettando in detta ipotesi il presupposto primo per l'applicabilitā dell'art. 1578, e cioč la consegna della cosa dal locatore al conduttore, e conseguentemente non si applica neppure l'art. 1579 c.c., concernente la deroga di pattizia con la quale si escluda o si limiti la responsabilitā del locatore per i vizi della cosa.

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