Consiglio di Stato Sez. Ad. gen. sentenza n. 9 del 10 giugno 1999

(2 massime)

(massima n. 1)

L'espressione "atto amministrativo" può essere considerata di carattere "neutro" e si presta a ricomprendere anche atti soggettivamente amministrativi provenienti dalla p.a., adottati in regime privatistico, come gli atti organizzativi e gli atti concernenti la gestione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici "privatizzati" che siano espressione di funzioni di rilievo pubblicistico. Ne consegue che, avverso tali "atti soggettivamente amministrativi", risulta esperibile il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

(massima n. 2)

Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica può essere proposto, in via concorrente e non già alternativa al ricorso giurisdizionale, anche nelle materie che rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, ferma restando la possibilità per quest'ultimo di disapplicare l'eventuale decisione del ricorso amministrativo e ferma restando l'improcedibilità del ricorso stesso ove previamente si formi il giudicato in sede civile: ne consegue la concorrente esperibilità dei due suddetti rimedi giustiziali avverso "atti" gestionali datoriali del rapporto d'impiego pubblico privatizzato, ad eccezione di quelli configuranti una condotta antisindacale, devoluti in via esclusiva all'a.g.o.

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