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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1589 del 23 maggio 1994
«Un decreto penale, emesso nel quinquennio successivo alla condanna per la quale si chiede la riabilitazione, non è, di per sé, ostativo alla concessione di quest'ultima. (In motivazione, la Suprema Corte ha affermato che è sempre necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4414 del 8 marzo 1994
«In materia di riabilitazione, la denunzia e le condanne riportate dal riabilitando dopo l'emissione delle sentenze oggetto dell'istanza di riabilitazione non escludono di per sé solo il requisito della buona condotta, essendo invece indispensabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4519 del 26 novembre 1993
«Le condanne o le denunzie per fatti posteriori a quelli ai quali si riferisce l'istanza di riabilitazione non sono di per sé ostative alla concessione di tale beneficio, ma occorre che il giudice di merito conduca una penetrante indagine sui fatti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4158 del 18 novembre 1993
«Ai fini dell'accertamento della buona condotta richiesta per la riabilitazione, difetta di qualsiasi fondamento logico e di esperienza l'affermazione che la frequentazione di pregiudicati o di tossicodipendenti non merita di essere considerata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3630 del 27 ottobre 1993
«In tema di riabilitazione non viene soddisfatto l'obbligo della motivazione quando il giudice di merito si limiti ad accettare acriticamente le informazioni di polizia relative alla condotta serbata dal riabilitando. In tale ipotesi, infatti, si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1132 del 20 maggio 1992
«Il rigetto della richiesta di riabilitazione non può essere motivato facendo riferimento ad un decreto penale anteriore alle condanne per le quali era stata chiesta la riabilitazione ed a procedimenti penali di cui non è stato accertato l'esito,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«In tema di riabilitazione, è priva di motivazione l'ordinanza del tribunale di sorveglianza che rigetta la richiesta dell'interessato indicando riassuntivamente le cause ritenute ostative alla concessione della riabilitazione, senza l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3906 del 27 gennaio 1992
«La semplice esistenza di una o più denunce o la sola pendenza di un procedimento penale a carico dell'istante non vale a legittimare il diniego della riabilitazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1765 del 14 maggio 1991
«Il tossicodipendente attivo e refrattario all'intrapresa di un programma di recupero non può essere considerato «di buona condotta» e non può quindi essere riabilitato, quando abbia subito in precedenza condanna penale, potendosi soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 11 gennaio 2013
«In tema di riabilitazione, la valutazione del comportamento dell'interessato ai fini della verifica del requisito della buona condotta deve comprendere non solo il periodo di tre anni dall'esecuzione o dall'estinzione della pena inflitta, ma anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44574 del 20 dicembre 2010
«Il termine triennale per la concessione della riabilitazione decorre, in caso di condanna a pena condonata, dalla data del provvedimento di legge che concede il beneficio e non da quello giurisdizionale che lo applica.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15147 del 8 aprile 2009
«L'istanza di riabilitazione può essere presentata, pur nel caso di condanna a pena condizionalmente sospesa, quando siano decorsi almeno tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza, senza che occorra attendere il decorso del termine di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45768 del 11 dicembre 2008
«La previsione di un termine di almeno otto anni per la concedibilità della riabilitazione in caso di recidiva aggravata trova applicazione solo se detta recidiva sia stata accertata con sentenza di condanna. (Nella specie, è stata dichiarata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7115 del 14 febbraio 2008
«Ai fini dell'individuazione del termine per la concessione della riabilitazione, non deve tenersi conto della condanna per fatti non più costituenti reato per abolitio criminis. (Nel caso di specie, è stata esclusa l'applicabilità del termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28469 del 17 luglio 2007
«La riabilitazione opera anche con riferimento alla sentenza di applicazione della pena su richiesta, in quanto, ai sensi dell'art. 179 c.p., come modificato dall'art. 3, comma primo, lett. a) L. 11 giugno 2004, n. 145 il termine minimo per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20650 del 25 maggio 2007
«In tema di riabilitazione, la riduzione da cinque a tre anni, per effetto della novella introdotta con L. n. 145 del 2004, del termine con decorrenza, fuori dal caso di esecuzione, dal giorno di estinzione in altro modo della pena principale e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44934 del 2 dicembre 2005
«In tema di riabilitazione, in caso di condanna a pena condizionalmente sospesa, per determinare la decorrenza del termine allo spirare del quale, a norma dell'art. 179 c.p., può essere presa in esame la richiesta, occorre fare riferimento al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 57 del 15 marzo 2000
«In tema di riabilitazione l'articolo 179 c.p. richiede due condizioni positive: il decorso di cinque o di dieci anni per i recidivi reiterati dal giorno dell'esecuzione della pena principale ovvero dell'estinzione della stessa e l'aver dato prova...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 316 del 28 febbraio 1997
«Poiché alla riabilitazione non sono di ostacolo, di per se stesse, eventuali condanne riportate successivamente alla sentenza cui specificamente la richiesta di riabilitazione si riferisce, per determinare la decorrenza del termine allo spirare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1821 del 17 giugno 1993
«Atteso il carattere meramente dichiarativo del provvedimento giurisdizionale di applicazione dell'indulto, deve ritenersi che il termine previsto dall'art. 179 c.p. per la concessione della riabilitazione decorra, in caso di pena condonata, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5260 del 1 febbraio 1993
«In tema di riabilitazione il maggior termine di dieci anni previsto dall'art. 179 c.p.p. per la concessione dell'anzidetto beneficio ai recidivi qualificati, decorre, nel caso di pluralità di sentenze di condanna, dalla data in cui la pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3549 del 23 novembre 1992
«Ai fini della decorrenza del termine per la concessione della riabilitazione, il provvedimento giudiziale applicativo di un provvedimento di clemenza ha natura meramente dichiarativa, per cui gli effetti dell'estinzione del reato retroagiscono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 473 del 17 marzo 1990
«Il termine stabilito dalla legge per poter ottenere la riabilitazione di cui all'art. 179 c.p. relativa ad una condanna in ordine alla quale il condannato sia stato ammesso alla liberazione condizionale, decorre dalla data del provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23902 del 22 giugno 2010
«La concessione della riabilitazione in tema di rapina richiede che il condannato provi di avere adempiuto al risarcimento integrale non solo del danno cagionato dall'impossessamento della cosa, ma anche di quello fisico e morale prodotto con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45765 del 11 dicembre 2008
«Il divieto di concessione della riabilitazione al condannato che non abbia adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato non viene meno nel caso in cui sia maturato il termine di prescrizione delle stesse obbligazioni.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18852 del 9 maggio 2008
«L'impossibilità, per il condannato istante per la riabilitazione, di adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato non può essere identificata con la pendenza di una causa civile relativa alle obbligazioni stesse. (In motivazione, la S.C. ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43000 del 23 ottobre 2007
«In tema di riabilitazione, l'adempimento dell'obbligo risarcitorio non è condizionato dalla proposizione della richiesta della persona danneggiata e spetta all'interessato l'iniziativa della consultazione con quest'ultima per l'individuazione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39468 del 21 settembre 2007
«L'impossibilità, per il condannato istante per la riabilitazione, di adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato comprende tutte le situazioni a lui non ascrivibili, che gli impediscano l'esatta osservanza dell'obbligo cui è tenuto per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36232 del 3 ottobre 2007
«In tema di condizioni per la riabilitazione, l'impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato, da valutare non solo come impossidenza economica, ma anche alla luce delle situazioni che di fatto impediscono al condannato di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28683 del 18 luglio 2007
«Ai fini del conseguimento della riabilitazione in relazione a reato connesso a concessione edificatoria illecitamente ottenuta, è onere del condannato, per realizzare la condizione dell'avvenuto adempimento delle obbligazioni civili che non...»