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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5282 del 12 aprile 2002
«L'impugnazione immediata di una sentenza non definitiva di cui la parte si sia riservata l'impugnazione differita è inammissibile, ma non preclude, dopo la sentenza definitiva, l'esercizio del potere di impugnare anche quella non definitiva.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12034 del 21 novembre 1995
«La riserva di impugnazione differita formulata avverso una sentenza non definitiva, che, ai sensi del primo comma degli artt. 340 e 361 c.p.c., preclude alla parte che l'ha fatta la facoltà di proporre l'impugnazione immediata (che, pertanto, se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4933 del 27 aprile 1993
«Nel caso di impugnazione immediata di sentenza non definitiva, il successivo passaggio in giudicato della decisione resa in sede di giudizio di rinvio, dopo la cassazione della relativa decisione di appello, determina una separazione del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12753 del 28 novembre 1992
«Nel sistema di riserva facoltativa di impugnazione contro sentenza non definitiva, la mancata dichiarazione di riserva nella prima udienza istruttoria successiva alla comunicazione della sentenza o l'irritualità della riserva stessa producono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20 del 5 gennaio 1985
«La riserva di gravame espressa nei riguardi di una sentenza non definitiva non rappresenta la manifestazione di volontà diretta a proporre impugnazione contro la sentenza stessa, ma è unicamente diretta a conservare il potere d'impugnazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 212 del 9 gennaio 2007
«In tema di impugnazione, il termine per la riserva di gravame, a pena di decadenza stabilito dall'art. 340 c.p.c. (e per il ricorso per cassazione dall'art. 361 c.p.c.) non oltre la prima udienza successiva alla comunicazione della sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4285 del 6 aprile 2000
«In caso di mancato esercizio della facoltà di riserva dell'impugnazione differita, la sentenza non definitiva può essere impugnata entro i termini per appellare previsti dagli artt. 325 e 327 c.p.c., e perciò, in caso di mancata comunicazione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5737 del 13 giugno 1990
«Nel sistema di riserva facoltativa di impugnazione contro sentenza non definitiva, come la mancata dichiarazione tempestiva di riserva comporta soltanto decadenza dalla facoltà di impugnazione differita e non preclude l'esercizio del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17233 del 22 luglio 2010
«In tema d'impugnazione delle sentenze emesse nelle controversie di lavoro il principio secondo il quale, in caso di riserva di gravame della pronuncia non definitiva, la parte ha l'onere di proporne l'impugnazione unitamente a quella definitiva ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20892 del 31 luglio 2008
«In tema di riserva facoltativa di appello contro sentenze non definitive, la riserva manifestata da una parte, in caso di soccombenza parziale di più parti, non giova anche alle altre nel caso in cui a loro volta non abbiano formulato riserva, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12425 del 23 agosto 2002
«La riserva di impugnazione, generalmente inammissibile riguardo a sentenza non definitiva contenente solo statuizioni sulla competenza (impugnabile soltanto con regolamento di competenza), è eccezionalmente ammessa nei confronti della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6870 del 25 maggio 2000
«In un giudizio che si svolge nei confronti di una pluralità di parti, la sentenza con la quale una di essa venga estromessa dal processo che continua con le altre assume carattere definitivo in relazione al contenuto obiettivo di tale statuizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10025 del 9 ottobre 1998
«La sentenza definitiva con la quale il giudice si sia limitato ad affermare la propria competenza è impugnabile unicamente con il regolamento di competenza nei modi e nei termini di cui all'art. 47 c.p.c., non essendo contro detta decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 331 del 17 gennaio 1996
«L'ammissibilità dell'appello differito avverso la sentenza non definitiva, nei cui confronti sia stata formulata riserva d'impugnazione, non è subordinata all'ammissibilità dell'appello proposto nei confronti della sentenza definitiva, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9397 del 6 maggio 2005
«In tema d'impugnazioni, la tempestiva formulazione della riserva di cui all'art. 340 c.p.c., che consente alla parte di differire la proposizione del gravame avverso la sentenza non definitiva senza incorrere nella decadenza per l'inosservanza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13085 del 14 luglio 2004
«La riserva di appello relativa alle sentenze non definitive si può formulare in forma libera purché espressa, entro il termine per appellare o, sempre che questo non sia ancora scaduto, non oltre la prima udienza dinanzi al giudice istruttore...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 744 del 4 febbraio 1985
«La riserva d'appello differito contro la sentenza non definitiva, ai sensi ed agli effetti dell'art. 340 c.p.c., è ravvisabile anche nella dichiarazione colla quale il soccombente esprima genericamente la volontà di impugnare detta sentenza, senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3325 del 4 giugno 1985
«La dichiarazione di riserva di impugnazione avverso la sentenza non definitiva — non avente effetto dispositivo dell'azione ma solo finalità cautelari — può essere effettuata tanto dal procuratore costituito che da altro professionista da quello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 724 del 6 febbraio 1986
«La riserva d'impugnazione differita, avverso sentenza non definitiva (nella specie, sull'an debeatur), rientra fra gli atti processuali per il cui compimento il procuratore costituito della parte può farsi sostituire da altro procuratore, iscritto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2247 del 29 marzo 1983
«Nella prima udienza davanti al giudice istruttore successiva a sentenza non definitiva, il procuratore, che dichiari il decesso del proprio rappresentato, può legittimamente formulare riserva di impugnazione differita con dichiarazioni rese in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12160 del 22 dicembre 1990
«La parte che abbia fatto riserva di appello differito contro una sentenza non definitiva è obbligata a proporre l'appello in dipendenza dell'appello di altro soccombente, senza alcuna possibilità di potersi giovare della riserva di gravame in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5313 del 9 agosto 1983
«Qualora la parte che abbia fatto riserva di appello differito contro una sentenza non definitiva, sia obbligata a proporre appello incidentale in dipendenza dell'appello immediato di altro soccombente, può proporre la sua impugnazione come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1815 del 29 marzo 1979
«La caducazione della riserva facoltativa d'appello contro una sentenza non definitiva per essere stato proposto da taluna delle altre parti appello immediato, non può comportare l'inammissibilità dell'appello successivamente proposto dalla parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3257 del 2 marzo 2012
«Allorquando l'appellante, dopo aver fatto riserva di impugnazione contro una sentenza non definitiva, proponga appello avverso la sentenza definitiva, e, pur specificando di indirizzare il proprio gravame contro quest'ultima, investa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 419 del 14 gennaio 2004
«La sospensione del giudizio di primo grado a seguito di appello immediato avverso sentenza non definitiva può essere disposta dal giudice istruttore esclusivamente su concorde istanza delle parti, a norma dell'art. 279, quarto comma, c.p.c., e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26375 del 7 dicembre 2011
«Nel nostro ordinamento processuale civile non ha fondamento l'assunto secondo cui la regola d'individuazione dell'ufficio giudiziario legittimato a essere investito dell'impugnazione sia riconducibile alla nozione di competenza adoperata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23594 del 22 novembre 2010
«L'individuazione del giudice di appello, ai sensi dell'art. 341 c.p.c., attiene ad una competenza territoriale "sui generis", che prescinde dai comuni criteri di collegamento tra una causa e un luogo, né è al riguardo applicabile la norma di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13639 del 30 maggio 2013
«Quando la legge imponga l'introduzione del giudizio con citazione, anziché con ricorso, ed il rito ordinario, l'adozione del rito camerale non induce alcuna nullità, per il principio della conversione degli atti nulli che abbiano raggiunto il loro...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9407 del 18 aprile 2013
«L'art. 342 cod. proc. civ. - che, nel testo (applicabile "ratione temporis") quale sostituito dall'art. 50 legge 26 novembre 1990, n. 353, e prima dell'ulteriore modifica di cui all'art. 54, comma 1, lett. a, del d.l. 22 giugno 2012, n. 83,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15497 del 2 luglio 2009
«In materia di appello, fra i requisiti dell'atto di impugnazione non è prevista, a differenza di quanto stabilito dall'art. 366, n. 2, c.p.c. per il giudizio di cassazione, l'indicazione della sentenza impugnata, la cui individuazione attiene...»