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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 10188 del 16 aprile 2021
«Per stabilire se la causa decisa dal giudice di pace sia di valore inferiore o superiore a 1.100 euro (e, di conseguenza, se sia appellabile o ricorribile per cassazione), non si può tener conto delle spese successive alla proposizione della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 19050 del 31 luglio 2017
«L'unico rimedio impugnatorio ordinario ammesso avverso le sentenze emesse del giudice di pace nell'ambito della sua giurisdizione equitativa necessaria e pubblicate a partire dal 3 marzo 2006 è rappresentato dall'appello a motivi limitati, ex art....»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 4428 del 20 febbraio 2020
«Il giudizio di fatto contrario ad una massima di comune esperienza, quando è preso a base per l'applicazione di una norma di diritto, si risolve in una falsa applicazione della legge ed è, come tale, censurabile in Cassazione, ove, trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4791 del 24 febbraio 2020
«In tema di impugnazione del riconoscimento di paternità ex art. 263 c.c., la mancata contestazione della madre naturale in ordine alla non paternità dell'autore del riconoscimento non ha la valenza probatoria prevista dall'art. 115 c.p.c., poiché,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5429 del 27 febbraio 2020
«Il principio di non contestazione, pur essendo stato codificato con la modifica dell'art. 115 c.p.c. introdotta dalla l. n. 69 del 2009, è applicabile anche ai giudizi antecedenti alla novella, avendo questa recepito il previgente principio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6172 del 5 marzo 2020
«Il principio di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c. ha per oggetto fatti storici sottesi a domande ed eccezioni e non può riguardare le conclusioni ricostruttive desumibili dalla valutazione di documenti. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20867 del 30 settembre 2020
«In tema di ricorso per cassazione, la doglianza circa la violazione dell'art. 116 c.p.c. è ammissibile solo ove si alleghi che il giudice, nel valutare una prova o, comunque, una risultanza probatoria, non abbia operato - in assenza di diversa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 26908 del 26 novembre 2020
«Il convenuto, ai sensi dell'art. 167 c.p.c., è tenuto, anche anteriormente alla formale introduzione del principio di "non contestazione" a seguito della modifica dell'art. 115 c.p.c., a prendere posizione, in modo chiaro ed analitico, sui fatti...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 27810 del 4 dicembre 2020
«In tema di procedura Docfa, non costituiscono fatto notorio, ai fini della valutazione di un immobile adibito a parcheggio, le tariffe comunali vigenti nello stesso, essendo il fatto notorio caratterizzato dall'essere conosciuto da un uomo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 28349 del 11 dicembre 2020
«In tema di protezione internazionale, il giudice è tenuto, in assolvimento dell'obbligo di cooperazione istruttoria previsto dall'art. 3 del d.lgs. n. 251 del 2007 e dall'art. 8 del d.lgs. n. 25 del 2008, a compiere tutti gli accertamenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2174 del 1 febbraio 2021
«L'onere di contestazione, la cui inosservanza rende il fatto pacifico e non bisognoso di prova, sussiste soltanto per i fatti noti alla parte e dedotti nel processo, non anche per quelli ad essa ignoti o allegati in sede extraprocessuale, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11115 del 27 aprile 2021
«La domanda di restituzione delle somme versate in esecuzione di una sentenza poi cassata va proposta, ex art. 389 c.p.c., allegando e provando il pagamento, al giudice del rinvio, che opera come giudice di primo grado, in quanto la domanda non...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 37788 del 1 dicembre 2021
«In tema di contestazione sul "quantum" preteso a titolo di prestazioni professionali, il debitore ha, in forza del combinato disposto di cui agli artt. 2697 c.c. e 115, comma 1, c.p.c., l'onere di contestare in modo specifico la richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 40756 del 20 dicembre 2021
«In tema di giudizi instaurati prima dell'entrata in vigore dell'art. 45, comma 14, l. n. 69 del 2009, che ha sostituito l'art. 115, comma 2, c.p.c., il principio di non contestazione trova applicazione solo con riferimento ai fatti primari, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 41686 del 27 dicembre 2021
«In tema di riconoscimento del diritto alla cittadinanza italiana, diritto di primaria rilevanza costituzionale, si impone al giudice di merito l'utilizzo di ogni strumento e l'attivazione dei poteri officiosi d'informazione al fine di chiarire un...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 42035 del 30 dicembre 2021
«Il difetto di contestazione va distinto dal mero silenzio ed impone al giudice, specie quando non attenga a un fatto storico ma ad un fatto costitutivo ascrivibile alla categoria dei fatti-diritto (nella specie il diritto di proprietà degli attori...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25162 del 10 novembre 2020
«Nel vigente ordinamento processuale, improntato al principio del libero convincimento del giudice, la decisione può fondarsi anche su prove non espressamente previste dal codice di rito, purché idonee a fornire elementi di giudizio sufficienti, se...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 12164 del 7 maggio 2021
«Il giudice civile, investito della domanda di risarcimento del danno da reato, ben può utilizzare, senza peraltro averne l'obbligo, come fonte del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale definito con sentenza passata in...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20553 del 19 luglio 2021
«La valutazione delle prove raccolte, anche se si tratta di presunzioni, costituisce un'attività riservata in via esclusiva all'apprezzamento discrezionale del giudice di merito, le cui conclusioni in ordine alla ricostruzione della vicenda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 31312 del 3 novembre 2021
«Il giudice di merito può utilizzare per la formazione del proprio convincimento anche le prove raccolte in un processo tra le parti o altre parti, sempre che siano acquisite al giudizio della cui cognizione è investito; ne consegue che è...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 40796 del 20 dicembre 2021
«Nel giudizio civile di separazione personale dei coniugi, vertente sulla domanda di addebito della stessa, la sentenza di patteggiamento a carico di uno di essi può costituire, quale fatto storico espressione della sua condotta, idoneo elemento di...»
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Cassazione civile, sentenza n. 8025 del 6 aprile 2006
«Il provvedimento del giudice che dispone la riapertura del verbale di udienza, se può ricondursi al potere di direzione del procedimento, deve essere sempre esercitato nel rispetto del diritto di difesa delle parti; pertanto, l'atto con cui il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13173 del 16 luglio 2004
«Il principio secondo cui, in caso di rinvio d'ufficio dell'udienza collegiale all'udienza immediatamente successiva a quella non tenuta nella quale la causa era originariamente fissata, non è necessario - ai sensi degli artt. 82 e 115...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 709 del 19 gennaio 2004
«Per stabilire se un provvedimento abbia carattere di sentenza o di ordinanza occorre avere riguardo non già alla forma esteriore e alla denominazione data al provvedimento dal giudice che l'ha pronunciato bensì al contenuto sostanziale del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11211 del 12 giugno 2004
«La decisione con la quale viene dichiarata l'inammissibilità del ricorso per Cassazione, se adottata all'esito di una udienza pubblica, deve essere assunta (non con ordinanza, ma) con sentenza, le cui forme debbono ritenersi prescritte (salvo le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3816 del 24 febbraio 2005
«Al fine di stabilire se un provvedimento abbia natura di ordinanza o di sentenza, occorre aver riguardo, non già alla forma adottata, ma al suo contenuto (cosiddetto "principio di prevalenza della sostanza sulla forma"). Pertanto, siccome il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8041 del 6 aprile 2006
«Il provvedimento dichiarativo dell'estinzione del processo adottato dal giudice monocratico del tribunale ha natura sostanziale di sentenza, ancorché sia pronunciato in forma di decreto; come tale, esso, quando sia stato pronunciato in primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27143 del 19 dicembre 2006
«Al fine di stabilire se un determinato provvedimento abbia carattere di sentenza o di ordinanza e sia, pertanto, soggetto o meno ai mezzi di impugnazione previsti per le sentenze, è necessario avere riguardo agli effetti giuridici che esso è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6494 del 9 marzo 2021
«La sottoscrizione di una sentenza emessa da un organo collegiale ad opera di un magistrato che non componeva il collegio giudicante, in luogo del magistrato (nella specie, il presidente) che ne faceva parte e che avrebbe dovuto sottoscriverla,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 22453 del 6 agosto 2021
«Il decreto decisorio emesso dal Tribunale in composizione collegiale deve essere sottoscritto dal solo Presidente, anche quando la relazione della causa e l'estensione del provvedimento siano state affidate ad un altro membro del collegio....»