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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13389 del 17 maggio 2019
«L'efficacia dell'annullamento di un atto amministrativo generale a contenuto normativo oltrepassa i soggetti che sono stati parti del giudizio o del procedimento di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, in quanto impedisce...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2518 del 13 giugno 2016
«Il valore e forza di atto normativo riconosciuti ai regolamenti dell'amministrazione nel sistema gerarchico vigente nel nostro ordinamento non li sottrae al sindacato giurisdizionale previsto dall'art. 113 Cost., in ragione della loro natura di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 73 del 2 aprile 2014
«La legittimazione a sollevare in via incidentale questioni di legittimità costituzionale è espressa- mente attribuita alle sezioni consultive del Consiglio di Stato, in sede di espressione del parere su ricorso straordinario, dall'art. 69, 1°...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 14 luglio 2015
«Non può essere riconosciuta valenza giurisdizionale e, quindi, l'intangibilità propria della res iudicata ai decreti presidenziali adottati prima delle modifiche introdotte dall'art. 69 della L. n. 69 del 2009 e dall'art. 7 del D.lgs. n. 104 del...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 82 del 25 gennaio 2010
«L'art. 69 della l.18 giugno 2009, n. 69, prevede che il parere reso dal Consiglio di Stato sia assolutamente vincolante, abrogando l'originaria disposizione che consentiva al Governo di provocare una decisione difforme dall'avviso dell'organo...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 1179 del 18 settembre 2010
«La richiesta di riesame del parere deve, in linea di massima, essere considerata inammissibile, considerato che tale possibilità non è contemplata dalla vigente legislazione in tema di ricorso straordinario, che il potere consultivo si consuma una...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2870 del 2 dicembre 2009
«Il potere di richiesta di riesame del parere del Consiglio di Stato concesso al Ministro trova una limitazione nel caso in cui la richiesta sia fondata solo su una divergenza interpretativa di norme, poiché la funzione di rimedio giustiziale che...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 253 del 26 maggio 2006
«Non è ammessa la richiesta del riesame di un parere del Consiglio di Stato, su un ricorso straordinario, al di fuori di casi di ricorsi per revocazione e della non conformità del parere al diritto per jus superveniens. L'ammissibilità si...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9487 del 4 aprile 2019
«In sede di ricorso per cassazione avverso il decreto del Presidente della Repubblica pronunciato, su conforme parere del Consiglio di Stato, in relazione ad impugnazione per revocazione, può sorgere questione di giurisdizione solo con riferimento...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 222 del 24 agosto 2004
«In base all'art. 11 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 la competenza ministeriale per l'istruttoria del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica non viene meno per il fatto che siano stati impugnati decreti ministeriali presentati per la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2428 del 6 maggio 2002
«L'omessa trasmissione al Consiglio di Stato di una memoria difensiva prodotta dal controinteressato vizia il parere espresso dal Consiglio stesso per errore di fatto. Si è supposta, infatti insistente una memoria risultante positivamente dagli...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 584 del 26 giugno 2001
«Ai sensi dell'art. 15 D.P.R. n. 1199/1971, la revocazione del decreto del Presidente della Repubblica che decide il ricorso straordinario è ammessa nei soli casi previsti dall'art. 395 c.p.c.; l'errore di fatto ex art. 395 n. 4 c.p.c. deve...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 685 del 24 marzo 2009
«Ai sensi dell'art. 15, comma 1 D.P.R. n. 1199 del 1971, i decreti presidenziali che decidono i ricorsi straordinari possono essere impugnati per revocazione nei soli casi tassativamente previsti dall'art. 395 c.p.c., ossia per specifici vizi della...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 1630 del 16 aprile 2003
«A mente dell'art. 15 del D.P.R. n. 1199/71 il rimedio della revocazione nei casi previsti dall'art. 395 del codice di procedura civile è applicabile ai decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari e non già ai pareri...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 680 del 1 dicembre 1993
«Nel disciplinare i casi di revocazione dei D.P.R. di decisione sui ricorsi straordinari, l'art. 15 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, richiama espressamente l'art. 395 c.p.c. che, prevede tra i motivi di revocazione al, n. 4 l'errore di fatto...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 619 del 17 luglio 2009
«Sebbene l'art. 15 del D.P.R. 1199/71 stabilisca che i decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari possono essere impugnati per revocazione, ai sensi dell'art. 395 c.p.c., se sono l'effetto di un errore di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 897 del 24 febbraio 2003
«La restituzione delle tasse di concessione governativa erroneamente pagate è soggetta alla decadenza triennale dal giorno del pagamento decadenza di carattere generale per ogni domanda di restituzione, indipendentemente dalle cause dell'indebito....»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3882 del 4 agosto 2008
«La disposizione contenuta nell'alt. 6 t.u.l.p.s. (R.D. 18 giugno 1931, n. 731), a mente quale (comma 1): "salvo che la legge disponga altrimenti, contro i provvedimenti dell'autorità di pubblica sicurezza è ammesso il ricorso in via gerarchica nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2476 del 24 aprile 1981
«Le norme del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 (sulla semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi) - emanate in base alla delega di cui all'art. 4 della L. 18 marzo 1968, n. 249, come sostituito dall'art. 6 della L. 28...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21517 del 15 maggio 2018
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante prevista dall'art. 62 n. 6 cod. pen., è necessario che la riparazione del danno, oltre che volontaria ed integrale, sia anche effettiva nel senso che la somma di danaro proposta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45528 del 10 ottobre 2018
«In tema di commisurazione della pena, l'esclusione della recidiva non è incompatibile con il diniego della concessione delle attenuanti generiche nella misura massima possibile a causa dei precedenti penali dell'imputato, in quanto i predetti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42500 del 27 settembre 2018
«In tema di guida in stato di ebbrezza, nel caso di concorso tra le circostanze aggravanti ad effetto speciale di aver provocato un incidente e di aver commesso il fatto in orario notturno, trova applicazione l'art. 63, quarto comma, cod. pen., con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40983 del 24 settembre 2018
«In tema di concorso di reati puniti con sanzioni eterogenee sia nel genere che nella specie per i quali sia riconosciuto il vincolo della continuazione, l'aumento di pena per il reato "satellite" va effettuato secondo il criterio della pena unica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49865 del 31 ottobre 2018
«Non viola il principio di legalità della pena l'aumento a titolo di continuazione della pena detentiva - prevista per il reato base - in presenza di reati satellite di competenza del giudice di pace sanzionati in via alternativa con pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44988 del 8 ottobre 2018
«In tema di applicazione della continuazione in sede esecutiva, é legittima l'ordinanza che esclude la sussistenza del vincolo della continuazione in considerazione sia del notevole lasso di tempo intercorrente fra i vari fatti criminosi (se tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32679 del 16 luglio 2018
«La recidiva reiterata, quale circostanza ad effetto speciale, incide sul calcolo del termine prescrizionale minimo del reato, ai sensi dell'art. 157, comma secondo, cod. pen. e, in presenza di atti interruttivi, anche, contemporaneamente, su...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49976 del 17 settembre 2018
«La declaratoria di abitualità nel delitto, da cui deriva l'applicazione o la prosecuzione di una misura di sicurezza, richiede la contemporanea sussistenza tanto dei presupposti indicati dall'art. 102 cod. pen. quanto della attuale e concreta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36036 del 27 luglio 2018
«Ai fini della dichiarazione di abitualità nel reato prevista dall'art. 103 cod. pen., il giudice deve tenere conto anche delle pregresse sentenze di applicazione di pena concordata non superiore a due anni di pena detentiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36509 del 30 luglio 2018
«La decisione della Corte EDU del 14 aprile 2015 nel procedimento Contrada contro Italia non può essere estesa a casi diversi da quello che ne forma direttamente oggetto, in relazione al quale soltanto vigono gli obblighi di conformazione imposti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36730 del 20 aprile 2018
«In tema di concorso di persone nel reato, l'assoluzione per difetto dell'elemento soggettivo in capo al concorrente "intraneo" nel reato proprio non esclude di per sé la responsabilità del concorrente "estraneo", che resta punibile nei casi di...»