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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5515 del 4 giugno 1996
«Il reato di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) si può configurare esclusivamente nel caso in cui l'agente profitti dell'errore in cui il soggetto passivo già spontaneamente versi, come si desume dalla dizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17343 del 16 aprile 2013
«Ai fini della sussistenza del delitto di malversazione ai danni dello Stato, l'ente pubblico erogatore dei fondi distratti dalla loro destinazione si identifica con l'organismo pubblico di cui all'art. 3, comma 26, d.l.vo 12 aprile 2006, n.163,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40830 del 18 novembre 2010
«Ai fini della sussistenza del delitto di malversazione ai danni dello Stato, l'ente pubblico erogatore dei fondi distratti dalla loro destinazione si identifica con l'organismo pubblico di cui all'art. 3, 26, D.L.vo 12 aprile 2006, n. 163, per cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41178 del 15 novembre 2005
«Nel reato di malversazione a danno dello Stato la nozione di «estraneità» alla P.A., che rappresenta il presupposto soggettivo caratterizzante la fattispecie, deve essere intesa in senso ampio, tale cioè da escludere non solo coloro che non siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47311 del 10 dicembre 2003
«Integra il reato di malversazione previsto dall'art. 316 bis c.p., la condotta di chi, ottenuta la concessione di un contributo previsto dal Regolamento CEE per la ristrutturazione a fini agrituristici di fabbricati rurali, dia ai fondi erogati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40375 del 28 novembre 2002
«Il delitto previsto dall'art. 316 bis c.p. — che consiste nella elusione del vincolo di destinazione gravante sui finanziamenti erogati per la realizzazione di una determinata finalità pubblica — si perfeziona nel momento in cui si attua la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9529 del 21 agosto 1998
«Integra il reato di malversazione a danno dello Stato o di altro ente pubblico, di cui all'art. 316 bis c.p. la condotta consistente nell'ottenimento di un contributo da un ente pubblico (nella specie, la Regione Puglia) a favore di una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43349 del 24 novembre 2011
«Il reato di malversazione in danno dello Stato (art. 316 bis c.p.) può concorrere con quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41357 del 14 ottobre 2015
«Non integra il delitto di truffa, bensì quello di appropriazione indebita nei confronti del lavoratore, aggravata ex art. 61, n. 11, cod. pen., la condotta del datore di lavoro, il quale, abusando delle relazioni d'ufficio o di prestazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6809 del 17 febbraio 2015
«In tema di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, il momento consumativo del delitto di cui all'art. 316-ter cod. pen., nell'ipotesi in cui le erogazioni pubbliche sono conferite in ratei periodici e in tempi diversi, coincide con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2382 del 20 gennaio 2012
«Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche (art. 316 ter c.p.) differisce da quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.) per la mancanza dell'elemento dell'induzione in errore, la quale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35105 del 29 settembre 2010
«Il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico è assorbito in quello previsto dall'art. 316 ter c.p. anche nel caso in cui, essendo l'erogazione indebitamente percepita inferiore alla soglia indicata nel secondo comma dello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18081 del 12 maggio 2010
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.) - e non quello di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) - la condotta di colui che presenti ad un istituto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6641 del 16 febbraio 2009
«Integra la fattispecie di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p. - e non il reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 483 c.p.) - la condotta di colui che, al fine di ottenere l'erogazione dell'assegno del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12100 del 18 marzo 2008
«Non integra gli estremi del reato previsto dall'art. 316 ter c.p., né quelli del reato previsto dall'art. 640 bis c.p., la condotta consistita in dichiarazioni mendaci ed attestazioni non veritiere in ordine alle proprie condizioni personali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30528 del 26 luglio 2007
«Il delitto di falso di cui all'art. 483 c.p., è assorbito nella fattispecie di cui all'art. 316 ter c.p. anche quando, per il non superamento della soglia minima del valore del contributo o della erogazione, sia configurabile soltanto una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30155 del 24 luglio 2007
«La linea di discrimine tra il reato di indebita percezione di pubbliche erogazioni e quello di truffa aggravata finalizzata al conseguimento delle stesse va ravvisata nella mancata inclusione tra gli elementi costitutivi del primo reato della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16568 del 27 aprile 2007
«Integra il reato di indebita percezione di elargizioni a carico dello Stato previsto dall'art. 316 ter, comma primo, c.p., e non quello di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640 bis stesso codice, l'indebito conseguimento, nella misura superiore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38941 del 24 novembre 2006
«Integra il reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) la condotta del privato che, al fine di ottenere erogazioni pubbliche, attesta falsamente di avere il «c.d. reddito minimo da inserimento» che ne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32608 del 2 ottobre 2006
«Il reato di cui all'art. 316 ter c.p. assorbe quello di falso previsto dall'art. 483 c.p., in quanto l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscono elemento essenziale per la sua configurazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30729 del 15 settembre 2006
«La fattispecie criminosa di cui all'art. 316 ter c.p. ha carattere residuale e sussidiario rispetto alla fattispecie di truffa aggravata e non è con essa in rapporto di specialità, sicché ciascuna delle condotte ivi descritte (utilizzo o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23623 del 6 luglio 2006
«La fattispecie criminosa di cui all'art. 316 ter c.p. (inserito dall'art. 4 della legge 29 settembre 2000, n. 300), che sanziona l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, costituisce norma sussidiaria rispetto al reato di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7569 del 2 marzo 2006
«Non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.), né quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), nella condotta dell'agente che renda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38292 del 21 settembre 2015
«Nel delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, il superamento della soglia quantitativa, oltre la quale l'illecito amministrativo integra il reato, non configura una condizione obiettiva di punibilità, ma un elemento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23019 del 29 maggio 2015
«In tema di concussione di cui all'art. 317 cod. pen., così come modificato dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012, la costrizione consiste nel comportamento del pubblico ufficiale che, abusando delle sue funzioni o dei suoi poteri,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25694 del 28 giugno 2011
«Le nozioni di abuso e induzione nella fattispecie di concessione indicano aspetti di una unica stessa condotta e non condotte differenti, si chè l'induzione che assume rilievo è quella commessa mediante inganno o persuasione e questi ultimi devono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45034 del 22 dicembre 2010
«La fattispecie di concussione con abuso di poteri può essere realizzata in astratto anche mediante il compimento di un atto formalmente legittimo, ma qualora, in concreto, sia contestato di aver posto in essere un atto illecito, la circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26324 del 6 luglio 2007
«La costrizione o induzione che caratterizza il reato di concussione non si identifica nella superiorità, nell'influenza o nell'autorità che il pubblico ufficiale può vantare in ragione della carica ricoperta o della funzione svolta, occorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25887 del 25 luglio 2006
«Integra gli estremi del tentativo di concussione la condotta del pubblico ufficiale che, al fine di indurre la vittima a recedere dalla giusta richiesta di ottenere il pagamento di prestazioni effettuate in proprio favore, minacci l'esercizio di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23801 del 24 maggio 2004
«In tema di concussione, non è necessario che l'atto intimidatorio rifletta la specifica competenza del soggetto, essendo sufficiente che la qualità soggettiva del pubblico ufficiale lo agevoli e lo renda credibile e idoneo a costringere o indurre...»