Cassazione civile Sez. III sentenza n. 9542 del 29 settembre 1997

(1 massima)

(massima n. 1)

Dal mancato decremento, o addirittura dall'incremento, di reddito di un'impresa familiare, successivamente all'invalidità permanente derivata da un incidente subito da un componente di essa, il giudice del merito non può desumere automaticamente la mancanza di incidenza, sulla capacità lavorativa specifica di questi — e quindi la mancanza di danno per lucro cessante — di tale invalidità, in quanto, da un lato, le conseguenze del maggior impiego di energie, necessario per mantenere inalterato il reddito raggiunto precedentemente, possono manifestarsi a distanza di tempo, come nel caso di anticipata cessazione dell'attività medesima, ovvero di rinuncia ad altre attività più redditizie, ma più impegnative; dall'altro la non contrazione del reddito potrebbe dipendere dal maggior sforzo, a tal fine, degli altri
componenti dell'impresa.

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