Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11649 del 8 marzo 2019

(1 massima)

(massima n. 1)

L'inosservanza delle disposizioni sull'attribuzione dei reati alla cognizione del tribunale in composizione collegiale comporta la nullitą sia della sentenza di primo grado emessa dal giudice monocratico che, ritenuta la sussistenza di una circostanza aggravante in fatto contestata, abbia deciso in merito ad una fattispecie non pił attribuita alla sua cognizione anziché procedere alla trasmissione degli atti all'organo collegiale, sia della sentenza di secondo grado con la quale sia stata disattesa la relativa eccezione di nullitą proposta in sede di impugnazione della sentenza monocratica. (Fattispecie in tema di estorsione aggravata, in cui la Corte, nell'annullare senza rinvio le sentenze di appello e di primo grado con trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il tribunale competente, ha ritenuto la tempestivitą dell'eccezione formulata per la prima volta dalla difesa con i motivi di appello, in quanto la questione relativa all'inosservanza delle norme sulla composizione del tribunale non era emersa prima della riqualificazione operata in sede di decisione, né la difesa avrebbe potuto rilevarla in relazione ad una originaria imputazione per la quale il processo appariva legittimamente instaurato).

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