Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 475 del 9 gennaio 2025

(1 massima)

(massima n. 1)

La sentenza che rigetta una domanda di risarcimento danni per responsabilità professionale dell'avvocato, fondata su una duplice ratio decidendi, è insindacabile quando una delle ragioni autonome e sufficienti a sostenerla non è efficacemente censurata. In particolare, la scelta del cliente di non impugnare la sentenza di appello o di concludere un accordo transattivo può interrompere il nesso causale tra l'inadempimento del professionista e il danno lamentato dal cliente (Art. 1176 c.c., comma 2; Art. 2236 c.c.; Art. 1223 c.c.).

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