Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 15387 del 3 giugno 2024

(2 massime)

(massima n. 1)

L'interpretazione del testamento č finalizzata a individuare l'effettiva volontā del testatore, valutando l'elemento letterale e logico. L'assegnazione di beni determinati configura una successione a titolo universale se il testatore ha inteso chiamare l'istituito nell'universalitā dei beni o in una quota del patrimonio. Tale distinzione si basa sull'apprezzamento di fatto del giudice di merito, incensurabile in cassazione se congruamente motivato. La qualificazione dell'istituzione di erede ex certa re dipende dagli atti testamentari e dalle circostanze specifiche del caso.

(massima n. 2)

L'istituzione di erede ex art. 588 c.c. non č esclusa per il caso che i soli beni mobili siano assegnati a soggetti diversi da chi č stato beneficiato dei beni immobili, ben potendo anzi proprio la differenziazione delle varie componenti patrimoniali, in quanto oggetto di distinte attribuzioni, far ipotizzare un concorso di institutiones ex re certa, ma non anche denotare che ogni singola assegnazione sia necessariamente un legato.

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