Cassazione civile Sez. III sentenza n. 26365 del 16 dicembre 2014

(1 massima)

(massima n. 1)

Nella ipotesi di clausola contrattuale di "cessazione immediata del contratto", il giudice di merito, che la interpreti come recesso senza preavviso e non quale clausola condizionale risolutiva, deve rendere evidenti le ragioni dell'approdo ermeneutico quando, per gli eventi nel cui contesto la clausola ha operato, assume rilevanza la diversa struttura ed il "modus operandi" dei due istituti, il primo ancorato ad una facoltą delle parti di sciogliere unilateralmente il contratto, il secondo relazionato ad un avvenimento futuro e incerto.

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