Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12639 del 16 gennaio 2019

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di tentato omicidio, si configura il requisito dell'idoneitā degli atti in relazione alla condotta di chi cosparga testa, viso e busto della vittima con liquido infiammabile e, contestualmente, minacci di darle fuoco, non riuscendo nell'intento per il mancato reperimento di un accendino e per la pronta reazione della vittima, trattandosi di condotta atta a cagionare, in caso di sviluppo delle fiamme,lesioni verosimilmente mortali e, comunque, la compromissione della funzione vitale della respirazione. (In motivazione la Corte ha precisato che il getto di liquido infiammabile non č qualificabile alla stregua dell'uso di un'arma, non essendo sussumibile negli artt. 585, comma secondo, cod. pen., 704 cod. pen. e 4 della legge 18 aprile 1975, n. 110).

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