Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21019 del 18 maggio 2021

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di concussione, il termine "utilità" include tutto ciò che rappresenta un vantaggio per la persona, pur se di natura non patrimoniale, oggettivamente apprezzabile, e dunque anche l'accrescimento del proprio prestigio professionale ovvero della propria considerazione nella comunità lavorativa. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto integrato il reato di concussione, e non invece quello di violenza privata, in relazione alle condotte costrittive poste in essere da un carabiniere nei confronti di un cittadino straniero per indurlo ad acquistare una partita di eroina e consentirgli di effettuare un arresto in flagranza, così da acquisire benemerenze utili ai fini della progressione in carriera, l'assegnazione ad altri reparti e l'affidamento di incarichi fiduciari).

(massima n. 2)

Integra il reato di cui all'art. 697 cod. pen. la detenzione da parte di un militare dell'Arma dei Carabinieri di un numero di munizioni 9 X 19 parabellum superiore a quello di quindici unità di cui è permessa la detenzione unitamente al caricatore della pistola di ordinanza, in quanto l'esonero dall'obbligo di denuncia all'ufficio di pubblica sicurezza, previsto dall'art. 38, comma 2, T.U.L.P.S., non è riferibile al singolo, ma all'istituzione già autorizzata a siffatta detenzione.

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