Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2385 del 10 dicembre 2020

(1 massima)

(massima n. 1)

Non sussiste incompatibilitā tra il vizio totale di mente e l'aggravante soggettiva della recidiva, sicché, anche quando il reato č stato commesso da un soggetto non imputabile va considerato nella sua obiettivitā, scrutinando gli elementi utili per la qualificazione del dolo o della colpa e la determinazione dell'assetto circostanziale, trattandosi di accertamenti funzionali al giudizio di pericolositā sociale e a stabilire la durata minima della misura di sicurezza, ex art. 222 cod. pen.

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