Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12968 del 12 novembre 2020

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di responsabilitą medica, in presenza di due alternative terapeutiche, il medico č tenuto a scegliere la soluzione meno pericolosa per la salute del paziente, con la conseguenza che egli č responsabile, in caso di complicazioni, e nonostante l'osservanza delle regole dell'arte, per imprudenza, ove adotti l'alternativa pił rischiosa. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione di un medico che - per una sospetta endometriosi poi rivelatasi insussistente - aveva sottoposto la paziente a un intervento di isterectomia, dal quale, nonostante la corretta esecuzione, era derivata la lesione dell'uretere, per non avere approfondito se, in base alle linee guida, fosse preferibile effettuare una terapia farmacologica, sia pure dagli effetti temporanei, in attesa di poter scoprire, grazie alla reazione della paziente a tali cure e ad ulteriori approfondimenti diagnostici, la fondatezza della diagnosi di sospetta endometriosi). (Annulla con rinvio, CORTE APPELLO CAGLIARI, 22/05/2019)

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