Cassazione civile Sez. I sentenza n. 11828 del 21 maggio 2009

(1 massima)

(massima n. 1)

L'art. 40 c.p.c. consente nello stesso processo il cumulo di domande soggette a riti diversi soltanto in ipotesi qualificate di connessione (art. 31, 32, 34, 35 e 36), cosģ escludendo la possibilitą di proporre pił domande connesse soggettivamente e caratterizzate da riti diversi: conseguentemente, č esclusa la possibilitą del "simultaneus processus" tra l'azione di divorzio e quella avente ad oggetto, tra l'altro, la restituzione di beni mobili, essendo quest'ultima soggetta al rito ordinario, autonoma e distinta dalla prima. (Nella specie il ricorrente chiedeva pronunciarsi la cessazione degli effetti civili del matrimonio e la condanna di controparte alla restituzione dell'anello di fidanzamento).

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