Cassazione penale Sez. III sentenza n. 50629 del 4 ottobre 2017

(1 massima)

(massima n. 1)

La disciplina delle acque č applicabile in tutti quei casi nei quali si č in presenza di uno scarico, anche se soltanto periodico, discontinuo o occasionale, di acque reflue in uno dei corpi recettori specificati dalla legge ed effettuato tramite condotta, tubazioni, o altro sistema stabile. Se presenta, invece, momenti di soluzione di continuitā, di qualsiasi genere, si č in presenza di un rifiuto liquido, il cui smaltimento deve essere come tale autorizzato, con conseguente violazione dell'art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006 (nella specie, si trattava dello sversamento dei reflui promananti da un depuratore comunale nell'area ad esso circostante da cui "ruscellavano" invadendo e ristagnando sul fondo confinante).

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