(massima n. 1)
            In tema di espropriazione per pubblica utilitā, la cd. occupazione acquisitiva od accessione invertita, che si verifica quando alla dichiarazione di pubblica utilitā non segue  il  decreto di  esproprio,  č illegittima  al pari della cd.  occupazione  usurpativa, in  cui  invece  manca  del tutto  detta  dichiarazione,  ravvisandosi in entrambi  i  casi un illecito a carattere permanente (inidoneo a comportare l'acquisizione  autoritativa alla  mano  pubblica  del  bene occupato),  che  cessa  tuttavia  in  caso  di  rinunzia  del proprietario  al  suo  diritto,  implicita  nella  richiesta  di risarcimento  dei  danni  per  equivalente;  tale  danno  va quindi  ristorato  con  riferimento  al  valore  del  bene  al momento della domanda - che segna appunto la perdita della  proprietā - e  la  somma  risultante,  trattandosi  di debito di  valore,  sarā  sottoposta  a  rivalutazione monetaria fino alla data della sentenza, con possibilitā di riconoscere  sulla  medesima somma  rivalutata, quale lucro cessante, gli interessi decorrenti dalla data del fatto illecito,  non  necessariamente  commisurati  al  tasso legale,  ma  ispirati  a  criteri  equitativi,  e  computati  con riferimento ai singoli momenti riguardo ai quali la somma equivalente al bene perduto si incrementa nominalmente, per  effetto  dei  prescelti  indici  di  valutazione,  ovvero  in base  ad  un  indice  medio.