Consiglio di Stato Sez. VI sentenza n. 1438 del 15 marzo 2012

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di espropriazioni, la domanda giudiziale volta alla restituzione di un'area privata occupata dalla Pubblica Amministrazione è improcedibile qualora sia stato emanato un provvedimento autoritativo di acquisizione ex art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, anche se i fatti oggetto di causa sono antecedenti all'introduzione di tale normativa. Infatti, il comma 8 dell'art. 42-bis prevede espressamente che la disciplina ivi contenuta sì applica anche ai fatti anteriori alla sua entrata in vigore.

(massima n. 2)

In materia di espropriazione, l'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001 che prevede l'emanazione di un provvedimento di acquisizione dei beni immobili privati occupati in assenza di un valido ed efficace decreto di esproprio è conforme ai principi della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Infatti, tale norma consente l'emanazione di un provvedimento espresso e motivato previa valutazione degli interessi in conflitto da parte della P.A. e l'attribuzione dì un indennizzo al privato a seguito dell'emanazione di un provvedimento espresso e motivato.

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