Cassazione penale Sez. VII sentenza n. 34056 del 20 luglio 2018

(1 massima)

(massima n. 1)

Nella rapina impropria, la violenza o la minaccia possono realizzarsi anche in luogo diverso da quello della sottrazione della cosa e in pregiudizio di persona diversa dal derubato, sicché, per la configurazione del reato, non č richiesta la contestualitā temporale tra sottrazione e uso della violenza o minaccia, essendo sufficiente che tra le due diverse attivitā intercorra un arco temporale tale da non interrompere l'unitarietā dell'azione volta ad impedire al derubato di tornare in possesso delle cose sottratte o di assicurare al colpevole l'impunitā.

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