Consiglio di Stato Sez. IV sentenza n. 2028 del 30 marzo 2018

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di patologia di accordi integrativi di provvedimento amministrativo č escluso che possa costituire causa di nullitā per violazione di norme imperative il vizio di legittimitā del provvedimento amministrativo a monte, ove questo non sia previamente accertato in sede giurisdizionale sulla base di impugnazione dello stesso, incidendo sul profilo genetico dell'accordo e non configurandosi come vizio funzionale, idoneo a integrare un'ipotesi di illiceitā della causa.

(massima n. 2)

La soccombenza determina l'interesse ad impugnare e deve essere valutata, non solo alla stregua del dispositivo della sentenza, ma anche tenendo conto delle enunciazioni contenute nella motivazione, e occorre tenere conto, in particolare, di quelle che siano suscettibili di passare in giudicato quali presupposti logici necessari della decisione. La soccombenza si deve considerare in senso pratico, ossia in relazione ad un pregiudizio concreto ed attuale, e non giā teorico. Violano il principio di tassativitā dei mezzi di impugnazione e della natura puramente illustrativa delle comparse conclusionali, le censure sviluppate nelle memorie successivamente depositate, in quanto intempestive.

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