Cassazione penale Sez. Unite sentenza n. 40354 del 30 settembre 2013

(2 massime)

(massima n. 1)

Il bene giuridico protetto dal delitto di furto č individuabile non solo nella proprietā o nei diritti reali personali o di godimento, ma anche nel possesso - inteso come relazione di fatto che non richiede la diretta fisica disponibilitā - che si configura anche in assenza di un titolo giuridico e persino quando esso si costituisce in modo clandestino o illecito, con la conseguenza che anche al titolare di tale posizione di fatto spetta la qualifica di persona offesa e, di conseguenza, la legittimazione a proporre querela. (In applicazione del principio, la Corte ha riconosciuto al responsabile di un supermercato la legittimazione a proporre querela).

(massima n. 2)

Nel reato di furto, l'aggravante dell'uso del mezzo fraudolento delinea una condotta, posta in essere nel corso dell'azione delittuosa dotata di marcata efficienza offensiva e caratterizzata da insidiositā, astuzia, scaltrezza, idonea, quindi, a sorprendere la contraria volontā del detentore e a vanificare le misure che questi ha apprestato a difesa dei beni di cui ha la disponibilitā. (In applicazione del principio, la Corte ha escluso la configurabilitā dell'aggravante nel caso di occultamento sulla persona o nella borsa di merce esposta in un esercizio di vendita self-service).

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