Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10390 del 6 marzo 2008

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di abuso d'ufficio, ai fini della configurabilitą dell'elemento soggettivo č richiesto il dolo intenzionale, ossia la rappresentazione e la volizione dell'evento come conseguenza diretta e immediata della condotta dell'agente e obiettivo primario da costui perseguito. Ne discende che se l'evento tipico č una semplice conseguenza accessoria della condotta omissiva dell'agente, rimanendo incompleta la prova della sua deliberata intenzionalitą, il fatto illecito deve essere diversamente qualificato ai sensi dell'art. 328, comma primo, c.p. (Fattispecie in cui una dirigente scolastica aveva omesso di inoltrare al competente ministero il ricorso gerarchico avverso una sanzione disciplinare da lei stessa irrogata nei confronti di una insegnante).

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