Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46552 del 20 dicembre 2005

(1 massima)

(massima n. 1)

In materia di partecipazione ad associazione di stampo mafioso č ragionevole considerare Ģimprenditore collusoģ quello che č entrato in rapporto sinallagmatico con la cosca tale da produrre vantaggi per entrambi i contraenti, consistenti per l'imprenditore nell'imporsi nel territorio in posizione dominante e per il sodalizio criminoso nell'ottenere risorse, servizi o utilitā; mentre č ragionevole ritenere Ģimprenditore vittimaģ quello che soggiogato dall'intimidazione non tenta di venire a patti col sodalizio, ma cede all'imposizione e subisce il relativo danno ingiusto, limitandosi a perseguire un'intesa volta a limitare tale danno. Ne consegue che il criterio distintivo tra le due figure č nel fatto che l'imprenditore colluso, a differenza di quello vittima, ha consapevolmente rivolto a proprio profitto l'essere venuto in relazione col sodalizio mafioso.

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