Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 427 del 15 gennaio 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

L'incapacità di intendere e di volere determina non la nullità ma l'annullabilità dell'atto, che il convenuto può far valere, al fine di contrastare la pretesa avversaria, con un'eccezione in senso stretto, soggetta alle regole ed ai modi propri di tale difesa.

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