Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29015 del 1 agosto 2002

(1 massima)

(massima n. 1)

È configurabile il reato di estorsione (art. 629 c.p.) e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (art. 393 c.p.) allorché il terzo incaricato della esazione del credito a titolo di mandatario agisca nei confronti del debitore, con violenza o minaccia, al fine di conseguire un proprio ingiusto profitto trattenendo per sé il bene, oggetto della prestazione del debitore.

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