Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10463 del 14 marzo 2001

(1 massima)

(massima n. 1)

Nell'estorsione c.d. contrattuale o negoziale (nella quale il soggetto passivo viene costretto ad assumere un rapporto negoziale di tipo patrimoniale con lo stesso agente o con terzi) l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno č in re ipsa e risiede proprio nella assunzione coatta dell'obbligazione da parte della vittima, in quanto tale costringimento incide sul diritto del soggetto passivo di disporre e godere liberamente del proprio patrimonio. (Fattispecie relativa ad un caso in cui l'imputato aveva, con minacce, costretto il gestore di un ristorante a tenere in noleggio nel proprio esercizio alcuni videogiochi in sostituzione di quelli forniti da altra ditta, ed a versare il 50% degli incassi derivanti da tali apparecchiature).

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