Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2869 del 2 marzo 1999

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di titolaritą del diritto di querela, e dunque di individuazione della persona offesa, cui tale diritto compete, deve intendersi tale il soggetto passivo del reato, ossia colui che subisce la lesione dell'interesse penalmente protetto. Possono pertanto coesistere pił soggetti passivi di un medesimo reato, che vanno individuati, appunto, con riferimento alla titolaritą del bene giuridico protetto. (Nella fattispecie, la Corte ha ritenuto, con riferimento ad una ipotesi di appropriazione indebita di gioielli da parte di un rappresentante, che persona offesa fosse, non solo la societą proprietaria dei preziosi, ma anche il “procacciatore di affari” per conto della predetta societą, legittimo possessore dei beni consegnati al rappresentante, e tenuto al risarcimento nei confronti del proprietario).

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