Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3004 del 26 marzo 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

L'agente che con violenza e minaccia, esplodendo colpi d'arma da fuoco in aria, terrorizza gli operai di un cantiere al punto da costringerli a sospendere i lavori e ciò al fine di costringere l'imprenditore datore di lavoro a versare una somma di danaro, realizza due reati (quello di violenza privata in danno degli operai e quello di estorsione, consumata o tentata, in danno dell'imprenditore) del tutto autonomi, corrispondenti a due fatti distinti in danno di differenti vittime. Tale ipotesi configura non un caso di concorso apparente di norme, bensì di concorso di reati.

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