Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5446 del 12 maggio 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

L'onere imposto dall'art. 337, terzo comma c.p.p., secondo cui la dichiarazione di querela proposta dal legale rappresentante di una persona giuridica, di un ente o di un'associazione deve contenere la indicazione specifica della fonte dei poteri di rappresentanza, è assolto dal querelante che, essendo l'unico socio amministratore di società in nome collettivo, si qualifichi come tale. Quale legale rappresentante, infatti, egli può validamente compiere ogni atto che miri alla tutela dell'integrità del patrimonio sociale o della regolarità della gestione. (Fattispecie relativa ad appropriazione indebita).

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