Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2398 del 11 marzo 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini della configurabilitą del reato di cui all'art. 650 c.p., per quel che concerne l'elemento psicologico, č sufficiente — come per tutte le contravvenzioni — la mera colpa; peraltro l'uso dell'avverbio «indebitamente» nel contesto normativo conduce a ritenere che, per l'integrazione del detto reato, si richiede una forma di intenzionalitą che deve presiedere l'omissione e che rende evidente che l'agente si sia reso conto di inosservare, senza giustificazione, l'ordine datogli. Ne consegue la necessitą che i provvedimenti di cui alla norma in questione siano congruamente motivati, onde consentire al cittadino, cui si impone una certa condotta, di essere messo in grado di rendersi conto della legittimitą dell'ordine e del suo valore vincolante ed obbligatorio.

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