Cassazione penale Sez. II sentenza n. 273 del 15 gennaio 1990

(1 massima)

(massima n. 1)

Il delitto di estorsione, previsto e punito dall'art. 629 c.p., si realizza in tutti i suoi elementi costitutivi nel momento e nel luogo in cui si verificano l'ingiusto profitto e il danno patrimoniale. Ne consegue che, nel caso in cui l'agente, nonostante l'intervento della polizia, concordando con la vittima, sia riuscito, anche per alcuni attimi, ad impossessarsi della cosa o del danaro, il delitto deve ritenersi consumato.

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